Madonna assunta e angeli

pannello, post 1934 - ante 1934

Al centro della composizione, su nubi, è rappresentata la Vergine, stante, con le braccia aperte, e i palmi rivolti verso l’osservatore. Lo sguardo è rivolto verso l’alto. Indossa una tunica fittamente panneggiata, accollata, con maniche sino al polso, segnata da fascia poco al di sotto del seno. Al centro dello scollo, è fermato da un medaglione il mantello che le copre parzialmente i capelli e discende dietro la schiena, annodandosi poi in corrispondenza delle gambe. Sulle nubi sono rappresentati numerosi angeli fanciulli, seduti e in volo, parte dei quali rivolgono lo sguardo verso Maria. Sfondo di colore azzurro e dorato. L’opera è posta entro una cornice in legno, intagliato, verniciato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna intagliata con motivo a filetti continuo; fascia centrale liscia; esterna ornata da un motivo a onde

  • OGGETTO pannello
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ pittura
    ceramica/ modellatura
  • MISURE Altezza: 93.5 cm
    Larghezza: 53.3 cm
  • ATTRIBUZIONI Stingo, Manifattura (1900/ 2018)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come indicato dalla targa apposta sul retro della tavola lignea su cui è incassata la ceramica dipinta, l’opera riproduce, con varianti e una notevole semplificazione della composizione una delle più celebri opere di Tiziano Vecellio la pala raffigurante l’Assunzione della Vergine eseguita per l’altare maggiore della basilica di Santa Maria ai Frari di Venezia, su commissione di frate Germano, superiore del convento francescano, nel 1516. Infatti, mica la cimasa con Dio Padre e anche il numero degli angeli che fanno da corteggio a Maria è ridotto a quelli più prossimi alla sua figura. Così è eliminata la porzione inferiore della tela con il gruppo degli apostoli che osservano la miracolosa salita al cielo della Madonna. La monumentale pala venne trasferita nel 1817 alle Galleria dell’Accademia e ritornò nella sua collocazione originaria solamente nel 1945. Come risulta dalla medesima targa l’opera venne donata ai principi di Piemonte, Umberto e Maria Josè del Belgio, nel 1934, l’anno nel quale nacque la primogenita della coppia, Maria Pia, proprio a Napoli, città nella quale la coppia si era da poco trasferita. La manifattura di ceramica Stingo, a tutt’oggi esistente, iniziò la sua attività a Napoli nella prima metà del XVIII secolo, fondata da Pasquale Stingo e in competizione con altre celebri manifatture quali quelle dei Massa, dei Chiaiese, dei Barberio e dei Giustiniani e rifondata a inizio Novecento da Camillo. Ampio è il catalogo delle opere eseguite attraverso i secoli, dalle caratteristiche “riggiole”, utilizzate tra l’altro a inizio Novecento per i restauri del chiostro di Santa Chiara e nella chiesa delle Grazie, ai vasi, dalle statue ai servizi da tavola
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399748
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7483
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tavola, in alto, a destra - R 7483 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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