Beata Ludovica di Savoia

dipinto, post 1841 - ante 1841

Composizione a sviluppo verticale. Al centro, in basso, inginocchiata su un gradino è rappresentata una figura femminile vestita dell’abito dell’ordine delle clarisse con il corpo di tre quarti e il volto di profilo. Lo sguardo è rivolto a un crocifisso che tiene tra le mani. Il capo è aureolato. Ai suoi piedi, su un cuscino sono appoggiati una corona aperta e uno scettro. Di fronte è dipinta una mensa d’altare coperta da una tovaglia che mostra i segni della piegatura. La scena si svolge all’interno di una chiesa di architettura gotica, forse il transetto o una navata laterale, di cui si vede un secondo altare con statua monocroma entro nicchia e una serie di arcate a sesto acuto sorrette da colonne, finestre e un confessionale. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna, sottile, perlinata. Fascia centrale con ornato in pastiglia in corrispondenza degli angoli composto da una foglia centrale dalla quale si dipartono, simmetricamente, due tralci ondulati fioriti

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Marabotti Francesco (notizie 1835-1852): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice in cui è contenuta la tela presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda, come probabilmente ritenuto anche nel caso in esame. La tela, infatti mostra una figura di santa dell’ordine delle clarisse, in adorazione del crocifisso che ha rinunciato agli onori regi che potrebbe richiamare la scelta di una principessa di Casa Savoia .Nella ricognizione inventariale realizzata alla metà del Novecento da Noemi Gabrielli identificò la religiosa dal capo aureolato, anche in considerazione del contesto in cui si conserva la tela, con una delle due sorelle principesse Francesca Caterina (Torino, 1595-Biella, 1640) e Maria Apollonia (Torino, 1594-Roma, 1656), figlie del duca Carlo Emanuele I di Savoia e di Caterina Micaela d’Asburgo, e più precisamente nella seconda, sebbene l’immagine nel dipinto non risponda minimamente all’iconografia seicentesca delle due, ma richiami piuttosto quella di altre sante francescane regine come sant’Elisabetta d’Ungheria. La presenza dell’aureola, per altro, non pare per nulla coerente. Un’etichetta posta sul retro indica la data di esecuzione, 1841, perfettamente compatibili con i caratteri neogotici e neo fiamminghi che caratterizzano la tela, e il nome dell’autore Francesco Marabotti, artista originario di Morozzo di cui si hanno limitate informazioni relativamente all’attività per la corte nel corso degli anni Quaranta dell’Ottocento, in particolare per l’esecuzione di alcuni dei ritratti dei piemontesi illustri che ornano la Galleria del Daniel di Palazzo Reale e di effigi dei sovrani sabaudi, nonché autore di quadri di soggetto sacro, presentati alle annuali esposizioni della Promotrice torinese. Proprio alla mostra del 1843 egli presentò un dipinto rappresentante la beata Ludovica di Savoia (Bourg-en-Bresse, 1462-Orbe, 1503), figlia di Amedeo IX di Savoia e di Jolanda di Francia che nel 1492 si ritirò nel monastero delle suore clarisse di Orbe, nel Vaud e che fu beatificata da Gregorio XVI, con il vivo intervento del re di Sardegna Carlo Alberto, nel 1839. L’iconografia della principessa in veste francescana appare così decisamente più congruente. Potrebbe trattarsi dunque di un dono del pittore al re o ad altro esponente della famiglia reale o ancora, di un acquisto effettuato dalla Real Casa, secondo prassi diffusa, in occasione dell’esposizione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399733
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3080
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 3080 (giallo) - corsivo alto-basso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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