dipinto, opera isolata - ambito siciliano (metà sec. XIX)

dipinto, post 1859 - ante 1859

Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, semi frontale. Lo sguardo rivolto verso il basso, intento alla lettura. Porta i capelli raccolti dietro la nuca, sulla quale poggiano la corona e un lungo velo di pizzo che discende sino oltre il punto vita. Porta gli orecchino e un doppio giro di perle al collo con pendente. Indossa una veste girocollo, profilato da pizzo, come le estremità delle tratte maniche. Al polso sinistro porta un bracciale e all’anulare un anello. Corpetto che evidenzia lo stretto punto vita e ampia gonna. Una mano è portata al cuore e l’altra tiene aperto un piccolo libro di preghiere. La figura è, presumibilmente, inginocchiata presso un altare, con mensa sorretta agli angoli da angeli in preghiera, sul cui piano, ricoperto da una tovaglia con orlo ricamato, sono appoggiati una cartella, che ricorda una cartagloria, un crocifisso, scettro, mantello regale e corona chiusa. Sulla sinistra, un tendone chiude la scena. Sfondo neutro di colore grigio. La tela è posta entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Sottile fascia internata ornata da motivo continuo a fogliette. Centrale liscia; esterna con decoro a foglie lanceolate di maggiori dimensioni

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 100 cm
    Larghezza: 75 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Siciliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come indicato sulla tela stessa e riportato nell’inventario dei beni della residenza redatto da Noemi Gabrielli, la tela raffigura Maria Cristina di Savoia (Cagliari, 1812-1836). Figlia di Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo-Este, dopo l’abdicazione del padre Vittorio Emanuele I a favore di Carlo Felice, soggiornò a Nizza, poi a Moncalieri. Dopo una breve sosta a Modena, si stabilì con la madre e la sorella Maria Anna, che divenne imperatrice d’Austria, a Palazzo Tursi in Genova. Tutte e tre nel 1825 decisero di recarsi a Roma per l’apertura dell’Anno Santo. Forte fu la sensibilità religiosa della principessa. Nel 1832 sposò Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie. Con il trasferimento a Napoli, non venne meno il suo forte credo cattolico, espresso sia in continue pratiche di fede che nell’attività caritativa, con particolare attenzione al settore dell’educazione. Morì di parto, dando alla luce l’ultimo re delle Due Sicilie, il futuro Francesco II. Rapidamente, la principessa divenne soggetta a una particolare devozione. Nel 1859, anno di esecuzione dell’opera in oggetto, come indicato dalla documentazione, Pio IX nel 1859 firmò il decreto di introduzione della sua causa di beatificazione, conclusasi solamente nel 2014. La tela appare dunque concepita in modo da essere funzionale al processo di riconoscimento di santità, presentando la sovrana, di aspetto giovanile, in preghiera, nell’atto di rinunciare agli onori terreni, simboleggiati dagli attributi della regalità (corona, mantello e scettro) raffigurati in secondo piano. Per quanto riguarda gli autori, i cui nomi sono, parimenti restituiti nell’inventario compilato da Noemi Gabrielli, non è stato purtroppo possibile reperire alcun dato nei repertori noti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399711
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7511
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 7511 (giallo) - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1859 - ante 1859

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE