Sacra famiglia
In primo piano, al centro, è raffigurata, seduta, Maria Vergine. Porta i capelli raccolti, coperti da velo, una tunica girocollo con manche lunghe, un manto drappeggiato, appoggiato su una spalla e sul grembo. Ai piedi porta i sandali. Una mano trattiene un libro aperto, l’altra sorregge Gesù Bambino, stante, con un piede leggermente sollevato, intento a leggere le Sacre Scritture. Indossa un camminino e al di sopra una tunica; sandali ai piedi. La Madonna volge il viso, rappresentato di profilo, verso destra ove è dipinto san Giuseppe, intento a osservare la scena. Il capo è barbato, indossa una tunica e poggia una mano al bastone; l’altra, che mostra un anello all’anulare, è posta sopra un parapetto dal quale si affaccia. Sulla sinistra, è rappresentato un cesto con alcuni panni e una pelle e dietro di esso una seggiola. La scena si svolge in un interno con ampia finestra dalla quale è possibile vedere un paesaggio con alberi di alto fusto, uno specchio d’acqua e una collina. Ampio brano di cielo dai colori chiari. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare, in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fasce interne ed esterne modanate
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 41,5 cm
Larghezza: 33 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centro-settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sul retro della tela sono presenti solamente le indicazioni inventariali relative alla presenza dell’opera nel Castello di Racconigi nella prima metà del Novecento. Pertanto, è tendenzialmente da escludere che l’opera, precedentemente, facesse parte del patrimonio delle residenze sabaude, potendosi quindi considerare un dono o un acquisto. Il formato contenuto e il soggetto religioso di ampia diffusione, ovvero Maria che insegna a leggere al giovane Gesù, osservata da Giuseppe, inducono a ipotizzare che si tratti di un’opera di devozione privata. I caratteri formali, in particolare evidenti nella figura della Vergine e nel suo profilo, di matrice schiettamente classicista. La compostezza e serenità che aleggia nella composizione permette di ipotizzare una datazione tra la fine del XVII secolo e l’inizio del secolo seguente. La tela si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399705
- NUMERO D'INVENTARIO R 5242
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a sinistra - R 5242 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a penna - non determinabile
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0