Accampamento militare presso Parma

dipinto, post 1866 - ante 1866

Composizione a sviluppo orizzontale buona parte della tela è occupato dalla rappresentazione di un accampamento di bersaglieri in mezzo alla campagna. Si distinguono, in primo piano, alcune tende da campo presso le quali sono rappresentati numerosi soldati intenti al riposo, alcuni sono seduti altri in piedi, alcuni sono posti presso al fuoco. In secondo piano è rappresentato un carro con alcuni cavalli. Sulla sinistra, è dipinta una strada sterrata presso la quale cammina un soldato con due secchi in mano. Sullo sfondo, a destra, dietro una staccionata, è rappresentato il tetto di un casolare. Sullo sfondo, ampio brano di cielo sereno, solcato da poche nubi striate. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna con motivo intagliato a fogliette stilizzate. Fascia centrale liscia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Sartori Enrico (notizie 1866): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera, come indicato sul retro della tela è un lavoro del pittore Enrico Sartori, specialista nella pittura di paesaggio, formatosi nella città natale, Parma, con Giuseppe Boccaccio, e perfezionatosi a Roma. Il suo interesse per il soggetto battaglista, come nel caso in esame sin motiva con la sua diretta partecipazione alle guerre d’indipendenza. La rappresentazione dei diversi corpi dell’esericito sardo poi italiano nei pressi di Parma fu soggetto di ben nove tele presentate all’Esposizione Nazionale che si svolse nella città nel 1870. Partecipò anche alle esposizioni nazionali di Torino, Milano e Firenze. La scena di accampamento militare, come testimoniato dall’iscrizione retrostante, fu ripresa dal vero nel luglio 1866 nei pressi di Parma. Si tratta di una fase cruciale della Terza Guerra d’Indipendenza dopo che il 24 giugno 1866 si era combattuto, poco distante da Verona, la celeberrima battaglia di Custoza che costò una dura sconfitta all’esercito italiano e la vittoria prussiano di Sadowa del 3 luglio. Potrebbe trattarsi di una data prossima al consigli di guerra italiano di Ferrara del 14 luglio. Nella scena si distinguono soldati appartenenti al corpo dei bersaglieri, con il caratteristico copricapo piumato insieme ad altri che portano il fez rosso con la nappa blu, donato all’arma in segno di ammirazione in occasione della guerra combattuta in Crimea (1855). La tela si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399704
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1120
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a sinistra - R 1120 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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