Ritratto di

dipinto, post 1718 - ante 1721

Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, stante. Lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con boccoli che scendono sino alle spalle. Indossa camicia con maniche in pizzo, jabot, sottomarina semiaperta e marsina in tessuto unito ricamato con motivi a ramages in filo d’argento parzialmente chiusa. Ampi paramediche in tessuto operato. Una fascia di tessuto blu marezzato attraversa il busto. Sul petto collocata la placca dell’ordine dello Spirito Santo. Una mano poggia sul fianco, l’altra sulla testa di un cane da caccia rappresentato nell’angolo sinistro della tela, mente rivolge lo sguardo verso l’alto al padrone. Ampio brano di cielo solcato da nuvole rossastre e, in lontananza, un paesaggio di campagna con alberi di alto fusto e cespugli. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato e dorato di formato e luce rettangolare. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fasce esterna e interna modanata. Centrale liscia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 90 cm
    Larghezza: 63 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo quanto indicato nell’inventario redatto da Noemi Gabrielli nel 1951, il giovane principe ritratto nella tela dovrebbe riconoscersi nel futuro re di Francia Luigi XV di Borbone (Versailles, 1710-1774). L’identificazione è da confermarsi non solo per il rimando ad altri ritratti infantili noti del giovane sovrano, ma anche perché egli mostra appuntata sul petto e ben visibile la placca dell’ordine dello Spirito Santo, il più prestigioso ordine cavalleresco della monarchia francese, fondato nel 1578 da Enrico III di Valois, di cui il re era, come di prassi, il Gran Maestro. Il principe ereditò il governo dello stato dal nonno, Luigi XIV, a soli 5 anni di età. L’immagine in oggetto, sia per i caratteri dell’abbigliamento, in particolare il tessuto e i ricami della marsina, rimanda al ritratto ufficiale realizzato da Pierre Gobert intorno al 1720 circa (conservato alla Fundación Yannick y Ben Jakober di Mallorca) e noto anche attraverso stampe, data plausibile anche per il dipinto, di più che discreta qualità, in oggetto. La tela si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399682
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1191
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - 450./ R. (blu) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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