Ritratto di bambino

dipinto, post 1701 - ante 1750

La figura infantile è rappresentata a mezzo busto, stante, con taglio poco al di sotto del punto vita. Il corpo è semi frontale e lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli con scriminatura centrale, discendenti con boccoli sino alle orecchie. Porta uno jabot di pizzo arricchito da fiocco; indossa una camicia dalle maniche con pizzi, sottomarsina abbottonata e marsina aperta dagli ampi paramediche decorati con galloni in filo argentato. Sfondo neutro di colore bruno sfumato. La tela mostra il segno di una precedente incorniciatura per formato ovale. E’ posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e verniciato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fascia interna modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 72 cm
    Larghezza: 61 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela si apparenta con altri tre dipinti che fanno parte dell’arredo di questo appartamento dell’ala di ponente del castello. La presenza sul retro delle sole indicazioni inventariali degli arredi del castello del secondo quarto del Novecento, induce a ipotizzare che l’opera, insieme alle altre con analoghi caratteri di stile, sia giunta nella residenza per acquisto da parte di Umberto II. I quattro fanciulli, due bambine e un bambino, presentano i caratteri della moda di fine Seicento-primi decenni del Settecento, ma la stesura pittorica sembra essere decisamente più tarda, da collocarsi a fine Settecento, se non al XIX secolo. Inoltre i quattro personaggi, e in particolare per quanto riguarda i maschi, non mostrano né riscontri con la ritrattistica nota degli infanti sabaudi, né contrassegni di tipo dinastico (ad esempio il collare dell’ordine dell’Annunziata. Si deve dunque pensare che i dipinti, senza dubbio parte di una serie o ciclo del medesimo artista, non rappresentino esponenti di casa Savoia, anche del ramo collaterale dei Savoia Carignano, ma principi di altra casata e giovani rampolli dell’aristocrazia italiana o europea o che siano repliche di più antichi prototipi di cui manca il riferimento. La tela si colloca in una sala che venne riallestita all’inizio del Novecento, in una fase in cui, dopo decenni di abbandono e dopo l’assassinio di Umberto I a Monza, che determinò l’abbandono della villa lombarda come luogo di villeggiatura della famiglia reale, il castello di Racconigi fu oggetto di un nuovo interesse da parte dei Savoia. Gli appartamenti dell’area di ponente furono destinati a ospitare principi in visita o ospiti illustri. Successivamente, a partire dagli anni Trenta del Novecento, subirono ulteriori trasformazioni, dopo la donazione della residenza al principe ereditario Umberto II. La serie dei ritratti degli infanti di Casa Savoia di varia epoca qui posizionati, rientra, probabilmente, tra gli acquisiti effettuati da parte di Umberto II dagli anni Venti del Novecento per completare la quadreria dinastica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399666
  • NUMERO D'INVENTARIO R 380
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in alto, al centro - R 380 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a pennello - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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