Ritratto di Francesca Maddalena di Valois

dipinto, post 1660 - ante 1664

Il personaggio è rappresentato stante, a tre quarti di figura. Il corpo è ruotato quasi di profilo, il viso è posto di tre quarti e lo sguardo è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con capelli semiraccolti che ricadono con boccoli sino alle spalle. Sul capo è appoggiato un velo. Orecchini a pendente di perle, utilizzate anche per il giro collo. Porta un abito da corte dall’ampio scollo, ornato da tre file di perle e pendenti a goccia. Il corpetto è decorato da un motivo a “lisca di pesce. Ampie soprammaniche trattenute in alto da un filo di perle e maniche della camicia engagement. La mano sinistra indica verso quella destra che solleva un velo semitrasparente che fa parte della gonna. Sulla destra alcuni alberi, appena accennati, fanno da quinta alla scena. Sulla sinistra ampio brano di paesaggio con pianure, montagne e cielo al tramonto solcato da nubi. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e verniciato. Tipologia a gola. Battuta liscia; fasce modanate

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 99.5 cm
    Larghezza: 78.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo quanto indicato nell’inventario compilato da Noemi Gabrielli nel 1951, la fanciulla raffigurata nella tela dovrebbe rappresentare Giovanna Battista di Savoia-Nemours (1644-1724), consorte del duca Carlo Emanuele II e seconda Madama Reale. Tuttavia, la dama appare con un’età più giovanile rispetto all’iconografia ufficiale di quest’ultima e priva di qualunque riferimento dinastico, seppure i caratteri del volto presentino rassomiglianze con la principessa in oggetto. Potrebbe dunque trattarsi di una immagine giovanile di Giovanna Battista, prima del matrimonio con il duca di Savoia, eseguita durante gli anni di soggiorno francese della principessa, in considerazione delle tangenze formali del dipinto, in cui è resa con molta accuratezza la foggia della raffinata veste, con i modi della ritrattistica dei pittori Beaubrun, largamente attivi alla corte di Luigi XVI nel sesto-settimo decennio del XVI secolo. In considerazione di questi caratteri stilistici potrebbe anche trattarsi di ritratto della sorella di Giovanna Battista, Maria Francesca di Savoia Nemours (Parigi, 1646-Palhava, 1683), andata in sposa nel 1666 di Alfonso VI re del Portogallo e, due anni più tardi, del fratello don Pedro, reggente il regno dopo la deposizione del primo. Tuttavia, pur tenendo conto delle limitate testimonianze iconografiche certe, si deve anche considerare l’opportunità che la tela raffiguri una terza principessa francese, Francesca Maddalena di Valois, detta la Colombina d’Amore (Saint-Germain-en-Laye, 1648 – Palazzo Reale di Torino, 1664), in considerazione dell’allusione all’impegno matrimoniale testimoniato dal velo sollevato e dallo scenario montano presente sullo sfondo. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399662
  • NUMERO D'INVENTARIO R 4866
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 4866 (giallo) - corsivo - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1660 - ante 1664

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE