Ritratto di Carlo Emanuele III di Savoia

dipinto, post 1763 - ante 1772
Sarnetti Carlo (notizie Seconda Metà Xviii Sec.?)
notizie seconda metà XVIII sec.?

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto del punto vita. Il corpo è ruotato di lieve tre quarti, il viso è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca nei toni di grigio con scriminatura centrale e più file di boccoli sopra le orecchie; fronte scoperta. Indossa uno jabot, camicia con maniche profilate in pizzo, marsina con paramaniche profilati da gallone in filo d’argento e, al di sopra, petto di corazza. Al collo pende il collare dell’ordine della Santissima Annunziata. Esso è parzialmente nascosto dal manto che è appoggiato su una spalla, foderato in ermellino e ricamato con nodi Savoia e croci. Una fascia, drappeggiata, cinge la vita. Una mano è appoggiata sul fianco e trattine il bastone del comando. In primo piano, a destra, è raffigurata una console, appena scorciata, sul cui piano è posto un cuscino con gallone e fiocchi su cui poggia una corona chiusa. Un tendone delimita la scena a sinistra, per il rimanente fondo neutro di colore grigio. La tela è posta entro una cornice di profilo e luce rettangolare in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia, fasce modanate. Alla sommità è giustapposto un fastigio composto da una coppia di nastri piatti plissettati e intrecciati di dimensione digradante

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Sarnetti Carlo (notizie Seconda Metà Xviii Sec.?): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela fa parte di una serie di dipinti, tutti dotati della medesima cornice di gusto neoclassico, raffigurante principi e principesse di Casa Savoia vissuti dalla metà del XVIII secolo, ossia dall’età di Carlo Emanuele III. Le opere sono firmate sul retro della tela con il nome di Sarmetti, personaggio che ricoprì la carica di valet a piedi nella corte di Carlo Emanuele III e di cui i repertori non restituiscono ulteriori informazioni, ma che dovette praticare, con discreto successo, l’attività di pittore dilettante, copiando opere da modelli già presenti nelle residenze sabaude. Potrebbe forse essere in rapporti di parentela con la ballerina Teresa Sarmetti, impegnata alla metà del XVIII secolo presso il Teatro Regio di Torino, come si desume da svariati libretti di spettacoli eseguiti nel capoluogo piemontese. Nell’inventario compilato da Noemi Gabrielli nel 1951 il cognome è registrato come Sarnetti con l’aggiunta del nome Carlo, desunto da una più completa firma presente su altra tela, con il quale si riporta anche nell’authority file della presente scheda, dal momento che altri schedatori hanno usato questa declinazione del nome, per evitare di perdere l’unità dell’insieme delle tele. Il dipinto raffigura, ad evidenza, il sovrano Carlo Emanuele III (1701-1773), raffigurato in età matura, ma in petto di corazza, al fine di ribadire le sue capacità militari, messe in luce durante i conflitti militari che attraversarono l’Europa tra quarto e quinto decennio del XVIII secolo. Salito al trono nel 1730, nel primo e secondo decennio di regno prese parte, in schieramenti opposti, ma con esisti nell’insieme positivi, alla Guerra di Successione Polacca (1734-1737), ove, grazie al sostegno delle truppe borboniche, conquistò, seppure per poco, il Milanese, ma guadagnò comunque con la pace di Vienna Tortonese, Novarese e Langhe, e poi alla Guerra di Successione Austriaca (1740-1748), questa volta a fianco di Maria Teresa d’Asburgo. I tre matrimoni, il primo nel 1722 con Anna Cristina Luigia di Baviera, il secondo nel 1724 con Polissena d’Assia-Rheinfelds e il terzo con Elisabetta Teresa di Lorena, sorella dell’imperatore Francesco Stefano, segnano una volontà di apparentamento con le casate degli elettori imperiali e con la stessa dinastia asburgica. Dalla pace di Aquisgrana sino alla morte, avvenuta nel 1773, il suo governo si configurò per una intensa attività di riforma dello Stato, sia dal punto di vista militare, con un forte potenziamento del sistema difensivo, che istituzionale, proseguendo il consolidamento della struttura amministrativa già riformata dal padre, sia sul fronte economico e sociale, intraprendendo una serie di iniziative che ebbero positivo esito sul lungo periodo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399448
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3175
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 3175 (giallo) - corsivo alto-basso - a pennello - latino/ italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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