Petro Leopoldo. Ritratto di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena con la consorte e con i figli

stampa di traduzione, post 1785 - ante 1785

PERSONAGGI: Pietro Leopoldo d’Asburgo; Maria Luisa di Borbone-Spagna; Maria Teresa Giuseppa; Francesco II; Ferdinando III; Maria Anna; Carlo; Alessandro; Giuseppe; Maria Clementina; Antonio Vittorio; Maria Amalia; Giovanni; Luigi; Alberto Giovanni Giuseppe; Massimiliano Giovanni Giuseppe. ABBIGLIAMENTO: parrucca; jabot; camicia; sottomarsina; culottes; calze; scarpe (Pietro Leopoldo, Francesco, Ferdinando, Carlo, Alessandro, Giuseppe); camicia; pantaloni; scarpe; fascia (Antonio Vittorio, Alberto Giovanni Giuseppe, Massimiliano Giovanni Giuseppe); parrucca; abito da corte (Maria Luisa, Maria Teresa Giuseppa, Maria Anna, Maria Clementina); cuffia; corpetto; gonna; grembiule (Maria Amalia); fasce (Luigi); ungarina; cuffia (Giovanni). ANIMALI: cane (2). OGGETTI: bastone; carrettoni; lapis; album da disegno; cestino; cuscino (3); drappo. ARMI: spadino (4). MOBILIA: poltrona; spinetta; sgabello; quadro; scultura; tendone. ARCHITETTURE: porta; lesene; serliana. VEDUTE: Firenze

  • OGGETTO stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Battista Cecchi (1748-1749/ Notizie 1815): incisore
    Fabrini Giuseppe (1748/ Post 1793): pittore
    Nistri Tonelli Anna (1763/ 1846): disegnatore
    Piattoli Giuseppe (1748/ 1834)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa illustra l’intera, cospicua, famiglia dell’arciduca Pietro Leopoldo d’Asburgo (Vienna, 1747-1792), figlio dell’imperatrice Maria Teresa e di Francesco Stefano di Lorena, dal 1765 granduca di Toscana, e poi dal 1790 al 1792 imperatore, nonché cugino del duca del Chiablese Benedetto Maurizio di Savoia. Nel 1765 sposò Maria Luisa di Borbone-Spagna dalla quale ebbe ben sedici figli. Ne sono qui raffigurati quattordici: Maria Teresa Giuseppa (1767-1827), moglie di Antonio Clemente di Sassonia; Francesco II (1768-1835) imperatore del Sacro Romano Impero e poi imperatore d’Austria; Ferdinando III (1769-1823) granduca di Toscana; Maria Anna (1770-1809) rimasta nubile. Carlo (1771-1847) fu duca di Teschen, Alessandro (1772-1795), conte palatino d’Ungheria; Giuseppe (1776-1847), conte palatino d’Ungheria; Maria Clementina (1777-1801), consorte di Francesco I, re delle due Sicilie. Antonio Vittorio (1779-1835) fu viceré del Lombardo-Veneto dal 1816 al 1828. Maria Amalia (1780-1798) rimase nubile. Giovanni (1782-1859) si sposò con la borghese Anna Ploch, divenuta poi contessa di Merano; Luigi (1784-1864) fu feldmaresciallo imperiale, prendendo parte alle campagne contro Napoleone Bonaparte. Fu quindi membro del Consiglio segreto di Stato che resse l’impero al posto dell’imperatore Ferdinando I (1836-1848). Sono anche rappresentati due figli maschi morti in giovane età, vestiti come gemelli, Alberto Giovanni Giuseppe (1773-1774) e Massimiliano Giovanni Giuseppe (1774-1778), mentre non è raffigurato Rodolfo Giovanni, cardinale arcivescovo di Olomouc, nato nel 1788. Ripetutamente il granduca fu raffigurato con la sua numerosa famiglia, secondo un modello già ben collaudato dalla madre, l’imperatrice Maria Teresa: si veda anche il precedente ritratto, risalente al 1776, eseguito da Johann Zoffany e conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna. Molto suggestive è l’ambientazione del ritratto della famiglia granducale, all’interno di una sala, con elementi di arredo che sottolineano l’amore per le arti dei diversi membri della dinastia. Pietro Leopoldo, alle cui spalle si trova una neoclassica scultura raffigurante Minerva, dea della saggezza, sta indicando un suo ritratto equestre posto sulla parete. La consorte è rappresentata vicino a una spinetta e le due figlie maggiori tengono in mano una matita e un album da disegno. Sullo sfondo, la elegante serliana, si apre su una emblematica veduta di Firenze. Gli artisti coinvolti nell’impresa, dal disegnatore Giuseppe Piattoli all’incisore Giovanni Battista Cecchi, godettero tutti del mecenatismo granducale. Cecchi lavorò ripetutamente in collaborazione con l’incisore e mercante di stampe Benedetto Eredi. Anna Nistri Tonelli, nota soprattutto come miniaturista e pastellista, fu molto probabilmente allieva di Piattoli, specializzandosi come ritrattista. L’originale dipinto da cui, secondo quanto indicato nelle dichiarazioni di responsabilità la stampa è derivata, un vero e proprio “conversation piece” non è ancora pervenuto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399443
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3214
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, cornice, in basso, a destra - R 3214 (giallo) - corsivo alto-basso -
  • STEMMI recto, stampa, in basso, al centro - gentilizia (?) - Stemma - Granducato di Toscana - 1 - arme Asburgo Lorena caricata dell'arme del granducato di Toscana mediceo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1785 - ante 1785

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'