Ritratto di Benedetto Maria Maurizio di Savoia

dipinto, post 1765 - ante 1775

Il personaggio è rappresentato stante, a tre quarti di figura, con il corpo quasi frontale e lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca nei toni di grigio con due file di corti boccoli che scendono sino alle orecchie; fronte scoperta. Indossa lo jabot profilato in pizzo, come le maniche della camicia, sottomarsina abbottonata e marsina aperta profilata, come il paramediche da gallone in filo d’argento. Una fascia cinge la vita. Al collo pende il collare dell’ordine della Santissima Annunziata e la croce dei Santi Maurizio e Lazzaro e sulla marsina è appuntata la placca del primo ordine dinastico. Un braccio è piegato, con la mano, guastata, appoggiata sul fianco, dal quale pende, nel fodero, la spada. L’altra mano trattiene la planimetria di una fortezza. In secondo piano, a sinistra, è dipinta una piccola porzione di una struttura fortificata e sullo sfondo un ampio brano di cielo. Dietro al personaggio un albero dal grosso tronco e altra vegetazione che chiude la scena sulla destra. La tela è posta entro una cornice di forma e luce ovale in legno intagliato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia. Fascia interna ornata con motivo a fogliette stilizzate, centrale liscia, esterna perlinata

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 116 cm
    Larghezza: 90 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come indicato sul retro della stessa, raffigura Benedetto Maria Maurizio di Savoia (Reggia di Venaria, 1741-Roma, 1808), figlio cadetto del re di Sardegna Carlo Emanuele III e della sua terza consorte, Elisabetta Teresa di Lorena. Nipote di Francesco Stefano di Lorena, consorte dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo, godette della protezione dello zio che favorì la possibilità di un matrimonio del nipote con una arciduchessa austriaca, ipotesi tramontata a seguito della morte del Lorena nel 1765 proprio in occasione del viaggio a Innsbruck intrapreso da Benedetto Maurizio nel 1765 per definire gli accordi politico-diplomatici in merito. Acquisito il titolo di duca del Chiablese e avendo in appannaggio il palazzo cittadino a lato della chiesa di San Lorenzo, nonché la residenza di villeggiatura di Aglié, nel 1775 sposò la nipote Marianna di Savoia, figlia del fratellastro e sovrano Vittorio Amedeo III. La coppia priva di figli, si distinse per gli interessi artistici e culturali. Durante il periodo napoleonico, si trasferì a Roma, ove il principe morì e venne sepolto. Le numerose iscrizioni presenti sul retro della tela suggeriscono al provenienza dell’opera da altra residenza sabauda, forse dal Castello di Moncalieri. Il ritratto mostra il principe in età piuttosto giovanile. Il principe è rappresentato con l’uniforme dell’esercito sardo, nell’atto di mostrare la planimetria di una fortezza, di cui compare, in secondo piano una parte dell’architettura in scorcio. La genericità della rappresentazione, tuttavia, non permette di individuare con sicurezza di quale tra le numerose strutture difensive di cui fu dotato lo stato sabaudo tra la seconda metà del XVI secolo e il Settecento. L’opera potrebbe collocarsi, per dati di stile e scelte cromatiche, che già preludono a una sensibilità neoclassica, nella seconda metà del settimo-inizio ottavo decennio del XVIII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399436
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2495
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 2495 (giallo) - corsivo alto-basso - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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