Ritratto di Maria Teresa d’Asburgo-Lorena Toscana con i figli Vittorio Emanuele e Ferdinando

dipinto, post 1833 - ante 1833

Al centro della tela è rappresentata, a figura intera e stante, la regina di Sardegna Maria Teresa d’Asburgo-Lorena Toscana. Il viso è giovanile, lo sguardo è frontale. Porta i capelli raccolti; due gruppi di boccoli sono acconciati ai lati del volto. In centro alla fronte un diadema e alla sommità della nuca una corona ornata da perle e piume dietro alla quale scende un velo. Orecchini a goccia di perla e collana girocollo. L’abito, da corte, con ampio strascico che si appoggia in varie pieghe sul piano di calpestio, presenta un ampio scollo, profilato da pizzo e ornato da medaglione ovale, arricchito da pendenti, dal quale si dipartono altre due catenelle, l’una termina con un secondo gioiello appuntato sulla manica della veste, l’altra prosegue dietro alla spalla. Allo stretto corpetto sono fissate maniche a giogo ornate riccamente da pizzi. Gli stessi decorano anche, nel senso della lunghezza le falde della gonna e il bordo di una ampia balza, analogamente, in pizzo. Sotto alla veste si intravede la punta delle scarpe. Una mano è guantata e stringe il secondo guanto. La mano nuda trattiene quella del figlio minore Ferdinando, raffigurato di fianco. Porta i capelli corti, con ciuffo al centro della nuca e indossa l’uniforme. Uno spadino pende al fianco. Lo sguardo è rivolto ve

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 302 cm
    Larghezza: 199 cm
  • ATTRIBUZIONI Ferdinando Cavalleri (1794/1865): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, come il suo pendent, è attestato a Racconigi, per la prima volta, nella guida a stampa che descrive il castello, a cura di Giuseppe Casale, edita nel 1873, collocato nell’anticamera della già duchessa di Savoia, Maria Adelaide, al secondo piano. Fu dipinto nel 1833, come indica la firma apposta sulla tela, dal pittore piemontese, ma di nascita e di residenza romano, Ferdinando Cavalleri, protetto da Carlo Alberto sin dalla metà del secondo decennio dell’Ottocento e nominato suo “pittore di gabinetto” nel 1831, oltre che confermato in qualità di direttore dei pensionanti artisti per conto di casa Savoia nell’Urbe. La sovrana appare riccamente abbigliata con abito da corte con ricco strascico, mentre i due figli, Vittorio Emanuele (Torino, 1820-Roma, 1878), futuro re d’Italia, in primo piano, e Ferdinando (Firenze, 1822-Torino, 1855) duca di Genova, per mano della madre, indossano già le uniformi dell’esercito sardo. Difficile appare riconoscere la veduta cittadina che si apre dietro al tendone, appena accennata, forse la capitale del regno, Torino. L’artista mostra in entrambe le tele le sue qualità di abile ritrattista, tra gli anni Venti e Trenta dell’Ottocento richiesto dall’aristocrazia e alta borghesia internazionale del Grand Tour di passaggio a Roma, con rimandi, nella monumentalità della composizione a figura intera, alla grande ritrattistica sei e settecentesca, oltre che alla cultura artistica romantica francese e, sopratutto inglese, dei primi decenni del XIX secolo. Un bozzetto della tela e del suo pendent si conserva al Museo Centrale del Risorgimento di Roma. L’arciduchessa Maria Teresa Asburgo-Lorena del ramo di Toscana (Vienna, 1801-Torino, 1855) era la quinta figlia di Ferdinando III, granduca di Toscana, e di Maria Luisa Amalia di Borbone. Come tutti gli esponenti della casata imperiale, durante il periodo napoleonico, visse a Vienna e nei territori asburgici. Tornò con la famiglia a Firenze nel 1815; due anni più tardi sposò il principe Carlo Alberto, trasferendosi a Torino. Dopo l’ìmplicazione del consorte nei moti del 1821, si trasferirono a Firenze, dove nacque il secondogenito. Rientrarono a Racconigi due anni più tardi. Divenne regina di Sardegna nel 1831. Si dedicò largamente al sostegno e alla beneficenza verso istituti di assistenza e religiosi, mantenendosi estranea alla politica e agli affari di Stato. Dopo l’abdicazione del consorte, e per suo espressa indicazione, rimase a Torino, vivendo per lo più in modo appartato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399400
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2644
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso - R 2644 (giallo) - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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