Immacolata Concezione e allegoria dell'ordine dei cappuccini

stampa di invenzione, post 1757 - ante 1757

PERSONAGGI: Maria Vergine. SANTI: Francesco d’Assisi; Chiara; Serafino da Montegranaro; Felice da Cantalice; Fedele da Sigmaringen; Giuseppe da Leonessa; FIGURE: angeli (6); cherubini; Allegoria della Carità; Allegoria della Fede. ATTRIBUTI: saliente di luna; serpente (Immacolata); croce; libro (Francesco d’Assisi); ostensorio (Chiara); fiasca (Felice da Cantalice); croce (Giuseppe da Leonessa); corona del rosario (Serafino da Montegranaro). ABBIGLIAMENTO: saio; mantello; velo

  • OGGETTO stampa di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Stern Ludovico (1709/ 1777): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è datata in alcune righe scritte a mano sulla stampa, in corrispondenza del testo scritto in latino, all’anno 1757. Esso corrisponde con la fase in cui il dedicatario dell’opera, Amato di Lamballe, nato nel 1695, divenne procuratore generale dell’ordine cappuccino (1755-1761). Lo stesso fu poi ministro generale dell’ordine (1769). La composizione celebra, entro un’elegante intelaiatura architettonica di impianto classicista, la devozione alla Vergine sotto forma di Immacolata, culto caro a tutti i diversi rami della famiglia francescana per secoli, e la devozione ai due fondatori del ramo maschile e femminile dell’ordine dei frati minori, Francesco d’Assisi e Chiara, e quattro dei principali santi del ramo riformato francescano dei cappuccini: Felice da Cantalice (al secolo Porro, 1515-1587), canonizzato nel 1712, in corrispondenza della base sinistra, mentre alla destra si trova Serafino da Montegrano, riconoscibile dall’associazione di una piccola croce con la corona del rosario, salito alla gloria degli altari nel 1767, quindi dopo la data scritta sulla stampa, parimenti con il capo aureolato come gli altri, elemento che rende più articolata la datazione. Alla sommità i due martiri dell’ordine, canonizzati nel 1746, Fedele da Simaringen (1577/78-1622), dedito alla predicazione presso i protestanti e Giuseppe da Leonessa (1556-1612), con il crocifisso e la catena, missionario nei territori dell’impero ottomano. L’autore della composizione, Ludovico Stern (Roma, 1709 –1777), fu membro dell’Accademia di San Luca e fu ammesso tra i Virtuosi del Pantheon. Lavorò per svariati decenni al servizio del principe Paolo Aldobrandini Borghese tra il 1748 e il 1777, proponendo un garbato stile rococò, non esente da influssi classicisti, come si evince anche dalla stampa in oggetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399295
  • NUMERO D'INVENTARIO R 974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, cornice, in alto, a destra - R 974 (giallo) - numeri arabi -
  • STEMMI recto, stampa, in basso, al centro, entro cartella - RELIGIOSO - Stemma - Ordine Dei Frati Minori - 1 - il braccio di Cristo incrociato con il braccio manicato in marrone di san Francesco e con la croce sullo sfondo, entrambi con le mani mostranti le stimmate
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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