Allegoria dell'Italia con Vittorio Emanuele II

dipinto, post 1861 - ante 1871

In primo piano, lievemente a sinistra, è rappresentato, stante, Vittorio Emanuele II di Savoia. Porta lunghi baffi appuntiti e piegati verso l’alto e barba. La fronte è lievemente stempiata. Indossa la divisa abbottonata. Al collo pende il collare dell’ordine della Santissima Annunziata. Sul petto, in alto a destra, sono appuntate una serie di medaglie. Al di sotto di esse, la placca dell’ordine della Santissima Annunziata. Una fascia verde di tessuto marezzato attraversa il busto, appoggiandosi alla spalla sinistra. Lungo il fianco pende la sciabola, riposta nel fodero. Lo sguardo e la mano dal palmo aperto sono rivolti verso una figura femminile inginocchiata dai lunghi capelli biondi, dipinta con il viso di profilo. Indossa una tunica bianca che le lascia una spalla e parte del petto scoperti, un manto verde panneggiato e ha ai piedi una sorta di copricapo rosso. Dietro di lei, un leone accucciato e una seconda figura femminile stante, leggermente più matura. Indossa una tunica e al di sopra un manto. Il capo, coronato e velato. Con le braccia indica verso il paesaggio retrostante. Oltre alcune colline, tra le quali si intravedono un rocco e un basamento di colonna, si riconosce una veduta della città di Roma, dominata dalla cupola della basilica di San Pietro. Sulla sinistra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 72 cm
    Larghezza: 60 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’immagine allegorica, in considerazione della presenza delle due figure femminili abbinate a quella, stante, di Vittorio Emanuele II di Savoia, dovrebbe alludere all’auspicio per il completamento dell’unità d’Italia con l’acquisizione di Roma, richiamata dalla presenza di una cupola che richiama quella della basilica di San Pietro, evento che ebbe luogo nel settembre del 1870. L’iscrizione che segna la provenienza dalle residenze della Real Casa in Milano induce a ipotizzare che l’opera possa essere stata acquisita in occasione di una delle annuali esposizioni dell’Accademia di Brera e possa, forse, essere lavoro di un artista lombardo, sul modello di quanto elaborato in quegli stessi anni da Gerolamo Induno (Milano, 1825-1890). L’iscrizione che porta il nome Arteria, potrebbe suggerire che l’opera sia stata venduta dalla ditta “Ferdinando Arteria e Figlio”, specializzata nella vendita di stampe e libri, ma talvolta dedita anche al commercio di opere pittoriche
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399275
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1097
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso - R 1097 (giallo) - corsivo alto-basso, numeri arabi - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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