Soldato italiano che acclama il sovrano
In primo piano, al centro, è rappresentato un soldato garibaldino in atto di declamare, con il braccio sollevato, la cui mano trattiene un berretto. Sul cappotto, rattoppato, sono appuntate alcune medaglie. Porta i capelli corti, con scriminatura laterale, baffi e barba. Di fronte a lui, sulla destra, un giovane gli mostra un busto rappresentante Vittorio Emanuele II di Savoia. Il giovane porta un berretto e indossa camicia, cravatta, una ampia giacca e pantaloni. Di fronte a lui una donna, raffigurata stante e di profilo, tiene in mano un cesta, contenente verdure e con l’altra mano porge una moneta. Indossa una cuffia ornata di pizzi che le copre interamente i capelli, un abito dall’ampia gonna, con grembiule, e uno scialle. La scena è ambientata in una via cittadina. Sul muro immediatamente retrostante, sono apposte alcune scritte inneggianti l’Italia e un manifesto, osservato da un uomo anziano in abito con cappotto sino alle ginocchia, rappresentato in secondo piano, quasi di spalle. Indossa un cappello di paglia, porta gli occhiali, baffi e barba. Sullo sfondo, a destra, si apre una piazza, sulla quale si affacciano palazzi con portici, nella quale sono dipinti un uomo e una donna, di spalle, e un militare a cavallo. La tela è posta entro una cornice a gola di formato ret
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema della scena di genere con soggetto risorgimentale, in chiave ironica, e la presenza di un busto con i tratti di Vittorio Emanuele II, suggeriscono di collocare l’opera per il suo carattere delicatamente parodistico, successivamente al compimento di almeno parte del processo di unificazione nazionale. I caratteri della moda della donna presente nella scena, e in particolare l’uso di una ampia gonna, secondo una moda in uso alla metà del XIX secolo, suggeriscono una datazione durante il settimo decennio dell’Ottocento. L’iscrizione che segna la provenienza dalle residenze della Real Casa in Milano induce a ipotizzare che l’opera possa essere stata acquisita in occasione di una delle annuali esposizioni dell’Accademia di Brera e possa, forse, essere lavoro di un artista lombardo, sul modello di quanto elaborato in quegli stessi anni da Gerolamo Induno (Milano, 1825-1890)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399263
- NUMERO D'INVENTARIO R 1122
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 1122 (giallo) - corsivo/ numeri arabi - A FUOCO - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0