prospetto di abitazione

disegno, post 1500 - ante 1530

Architetture: zoccolo bugnato; lesene; nicchie; architravi; finestre. Sculture: busti; fregi decorativi; figure

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro di seppia
    carta/ inchiostro a penna
  • MISURE Altezza: 54 cm
    Larghezza: 55 cm
  • ATTRIBUZIONI Sanzio Raffaello (scuola)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Baldassarre Peruzzi
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
  • INDIRIZZO via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno proviene, secondo quanto indicato dagli inventari della Galleria Sabauda del 1871 e del 1899, dalla collezione di Carlo I d’Inghilterra ed è in seguito confluito nella raccolta del commerciante Samuel Woodburn. L'antiquario Volpato, di cui è ancora leggibile la firma a sinistra sul verso del disegno, lo acquistò a Londra e nel 1869 lo vendette a Giovanni Vico. L’opera è entrata a far parte della Regia Pinacoteca di Torino nel 1880, grazie ad una donazione dello stesso Vico, ed è stata registrata da Baudi di Vesme negli inventari della galleria come opera di Baldassarre Peruzzi. Il disegno ha mantenuto tale attribuzione fino a quando Noemi Gabrielli (1971, p. 212) lo ha riferito alla cerchia di Raffaello, molto probabilmente notando il superamento dell’impaginazione simmetrica e del classicismo dell’ornato tipici del linguaggio del Peruzzi. L’opera raffigura la facciata di un palazzo, come attesta la zoccolatura in finto bugnato, movimentata da una ricca decorazione scultorea. Nel registro inferiore trovano posto dei tondi con busti di personaggi antichi sorretti da ignudi e riquadri con paesaggi, affiancati da due porte sormontate da divinità fluviali con cascate di verdure sui lati. Tra il primo ed il secondo ordine corre un fregio con scene mitologiche mentre il registro superiore è caratterizzato da nudi in piedi entro finte nicchie ad arco sormontate da lunette con figure sedute separate da erme. L’assetto della decorazione denuncia in effetti una derivazione da modelli raffaelleschi, in particolare dai progetti per il palazzo romano di Giovan Battista Branconio dell’Aquila (1520 circa) nei quali, per la prima volta, ispirandosi agli antichi archi di trionfo, si proponeva una decorazione ricca non solo in un cortile ma anche su una facciata. Prendendo quindi le mosse dallo studio dei mercati di Traiano di cui nelle fonti storiche si esaltava l’abbondanza di statue e trofei, la scuola del Sanzio dava largo spazio a figurazioni significanti grazie agli stucchi di Giovanni da Udine (Pandolfini in Frommel, Ray, Tafuri, a cura di, pp. 197-212). Il disegno conservato alla Galleria Sabauda può quindi costituire un esempio significativo di quella cultura antiquaria nutrita di conoscenze archeologiche nata nella Firenze di Lorenzo il Magnifico e sviluppatasi in particolare nella Roma di papa Leone X grazie all’opera di Raffaello e dei suoi seguaci
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100373305
  • NUMERO D'INVENTARIO 619
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI retro, a sinistra - Volpato -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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