viaggio di frati

dipinto, ca 1708 - ca 1708

Tela rettangolare dipinta raffigurante un corteo di frati che procede verso destra lungo un sentiero parallelo al piano del dipinto. Le figure dei frati sono di profilo e colte in vari atteggiamenti. Animano la composizione altre figure: contadini in primo piano, seduti o nell'atto di abbeverarsi a un ruscello collocato sulla sinistra, altri personaggi che costellano il paesaggio di sfondo. Il paesaggio è connotato da un grande albero centrale affiancato da rovine. Sullo sfondo a sinistra edifici in rovina in ricostruzione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 68 cm
    Larghezza: 162 cm
  • ATTRIBUZIONI Magnasco Alessandro Detto Lissandrino (e Aiuti)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Magnasco Alessandro/ Tavella Carlo Antonio
    Magnasco Alessandro/ Ricci Marco
    Magnasco Alessandro/ Peruzzini Antonio Francesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
  • INDIRIZZO via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Pervenuto nelle collezioni della Galleria Sabauda nel 1843, il dipinto vede la critica concorde nell’assegnare ad Alessandro Magnasco l’autografia delle figure, mentre l’attribuzione del paesaggio è oscillata fra Carlo Antonio Tavella, Antonio Francesco Peruzzini, Marco Ricci o lo stesso Magnasco (cfr. Chiarini 1974). Costruito per piani paralleli, nell’alternanza fra l’ombra creata dalle fronde degli alberi e l’apertura verso lo sfondo costellato di rovine antiche illuminate dalla luce del tramonto, il paesaggio è reso in forma composta e pacata, da una pennellata piana che esalta l’energia materica del tocco di Magnasco, e che, sotto il profilo stilistico, non si rivela consona ai modi di nessuno dei nomi finora elencati. Deve pertanto essere assegnato a un collaboratore al momento anonimo, in accordo con quando suggerito da Laura Muti e Daniele De Sarno Prignano (1994, p. 257). La presenza dello stemma mediceo all’interno del dipinto porta a datarlo al soggiorno fiorentino dell’artista nel primo decennio del XVIII secolo. La data 1708, che sembra potersi leggere al di sotto dello stemma, trova conferma nell’affinità stilistica fra il quadro della Sabauda e la 'Caccia al cervo' conservata ad Hartford, Wadsworth Atheneum
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351293
  • NUMERO D'INVENTARIO 127
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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