allegoria della Geometria

dipinto, ca 1575 - ca 1580

Sulla sinistra del dipinto è raffigurata una giovane donna nuda dalla cui acconciatura scende un velo che arriva a coprirle il fianco destro. Ella è appoggiata con il fianco sinistro ad un alto letto a baldacchino coperto da una tenda rossa. La base del letto è costituita da un pannello ligneo figurato. La figura femminile abbraccia e regge con la mano sinistra uno specchio con alto stelo, mentre nella mano destra tiene un compasso appoggiato tra il ginocchio e l'interno della coscia della gamba sinistra. Il piede sinistro è rialzato ed appoggiato ad un globo terrestre. Un drappo blu cinge la parte sinistra della donna, è avvolto sul braccio e quindi scende sino a terra. La cornice risale probabilmente al secondo quarto del XVIII secolo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 176 cm
    Larghezza: 125 cm
  • ATTRIBUZIONI Sabbatini Lorenzo (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Salviati Francesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
  • INDIRIZZO via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è documentato nella quadreria del principe Eugenio di Savoia del 1736. Viene inviato a Parigi nel dicembre del 1802 e quindi recuperato dal maresciallo Jourdan nel 1816. Daniele Benati nel 1981 lo attribuì a Lorenzo Sabbatini, a cui ricondusse un corpus di quadri di "donne nude" (Benati 1981, p. 34, nota 17). Il dipinto può essere confrontabile con analoghe soluzioni stilistiche adottate da Sabbatini nella "Disputa di Santa Caterina" della Pinacoteca di Bologna. In precedenza il dipinto era riferito a Francesco Salviati (Gabrielli 1971, p. 222), sotto il cui nome lo mantiene ancora Mortari nel 1992 (p. 121, nota 34). Accogliendo il riferimento a Sabbatini, Winkelmann ne ricordava un secondo esemplare; Benati segnala inoltre che nel Museo Davia-Bargellini di Bologna si conserva un dipinto di bottega di Sabbatini che può essere posto in relazione con il presente. Un problema ancora aperto è costituito dalla identificazione del soggetto raffigurante una figura femminile nuda, su cui cadono a mo’ di drappi un lungo velo e un tessuto blu cobalto, che regge con la mano sinistra uno specchio mentre nella destra tiene un compasso e ha il piede sinistro appoggiato ad un globo terreste. La figura viene riconosciuta come Urania nell’elenco delle opere del maresciallo Jourdan; in seguito come Allegoria della Simmetria (Disegni di artisti bolognesi … 1989, p. 18) e da ultimo sul soggetto discute a lungo Benati. Nella recente scheda di Alessandra Giovannini Luca (scheda n. 2, in Le raccolte del principe … 2012, p. 222) la questione rimane ancora aperta e viene proposta ipoteticamente come “La Geometria”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351261
  • NUMERO D'INVENTARIO 252
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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