angeli musicanti
dipinto,
1372 - 1372
Spinelli Spinello Detto Spinello Aretino (attribuito)
1346 ca./ 1410
DIPINTO su tavola, dorata e punzonata. CORNICE a cassetta con battuta a gola; comprendente all'interno incorniciatura superiore ad arco polilobato
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Profondità: 4.5 cm
Altezza: 48 cm
Larghezza: 39 cm
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ATTRIBUZIONI
Spinelli Spinello Detto Spinello Aretino (attribuito): pittore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Matteo Di Pacino (weppelmann 2011)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola è un frammento di una composizione più ampia (probabilmente una Madonna col Bambino in trono o una Incoronazione della Vergine). Il dipinto è pervenuto alla Galleria Sabuada attraveros l'atto di donazione stipulato nel 1928 dall'industriale piemontese Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze 1964), che cedeva allo Stato una parte cospicua della sua collezione - a cui apparteneva anche la tavoletta in oggetto - a patto che entrasse nella pinacoteca torinese. La pratica della donazione si concluse con il verbale di consegna dell'11 dicembre del 1930, redatto dall'allora direttore Guglielmo Pacchioni. Il dipinto con i due angeli è fra le opere inviate nel 1933 alla sede dell'ambasciata italiana a Londra in Grosvenor Square dove fu collocata nel "salotto intimo o inglese stanza del mattino", a sinistra dell'atrio. In tale stanza era esposto con la 'Crocifissione' di Giovanni Boccati ed il ritratto a pastello di Rosalba Carriera. Il dipinto rientrò a Torino nel maggio 1958 ('Dagli ori antichi' 1982, pp. 38, 40, 42). L'opera è stata attribuita a Spinello Aretino da Lionello Venturi (1926), che l'ha assegnata all'attività giovanile dell'artista, in quanto la tavola reca alla base la data 1372. L'esiguità del frammento - con due sole piccole figure contro un fondo bidimensionale senza alcuna precisa ambientazione - e la precocità della data, che ne farebbe la opera su tavola più antica del pittore, rendono difficile la conferma dell'attribuzione sulla base dei confronti stilistici con le più antiche opere datate dell'artista, assegnabili ad una fase più matura, verso gli anni Ottanta del Trecento. Divulgatore di un giottismo reinterpretato con vivacità ed eleganza di stampo gotico, nella Toscana di fine Trecento e primo Quattrocento Spinello seppe conciliare il senso dello spazio e della forma con un gusto narrativo brioso, che sembra trapelare anche in questo piccolo frammento. Di recente la tavoletta è stata invece espunta dal catalogo del pittore da Weppelmann (2011, p. 371 con bibliografia), che l'ha riferita a Matteo di Pacino. In questa piccola tavola si possono comunque notare caratteri del linguaggio eclettico caratteristico dell'arte fiorentina degli anni Settanta del XIV secolo, quali il plasticismo con cui sono costruite le due figure degli angeli, la vivacità narrativa, un descrittivismo minuto e prezioso di matrice tardogotica (il drappo rosso con arabeschi dorati, il fondo oro lavorato a bulino)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350960
- NUMERO D'INVENTARIO 967
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI lungo la base - DNI MCCCLXXII DEI - caratteri gotici - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0