Ritratto di Cosimo I de' Medici. ritratto di uomo

dipinto, ante 1566 - ante 1566

DIPINTO su tavola. CORNICE intagliata dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 81 cm
    Larghezza: 68 cm
  • ATTRIBUZIONI Agnolo Di Cosimo Detto Bronzino (e Aiuti): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cosimo I de' Medici, duca di Firenze (1537) e poi granduca di Toscana (1569), è ritratto fino ai fianchi, volto di tre quarti, in abiti di uso quotidiano. Nella mano in primo piano tiene un fazzoletto e porta un anello nell'indice. Pende sul petto l'insegna del Toson d'Oro. Il dipinto fa parte di una serie di almeno trenta repliche derivate da un ritratto di Cosimo quarantenne dipinto da Bronzino intorno al 1560 a pendant con uno della duchessa Eleonora di Toledo, secondo la descrizione di Vasari (Giorgio Vasari, 'Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568', testo a cura di Rosanna Bettarini, commento secolare di Paola Barocchi, Firenze, Sansoni 1966-1987, VI, pp. 235-236), prototipo finora non identificato. Dopo la presa di Siena e la stipula della pace di Cateau- Cambresis (1559), il principe Medici opta per una iconografia che evidenzia la propria piena affermazione politica sull'intera Toscana quale garante di un nuovo ordine, riconosciuto dall'imperatore e dal pontefice, e volle così sostituire la precedente effigie di condottiero in armatura che lo stesso Bronzino aveva realizzato intorno al 1543, quando il duca doveva ancora affermare la propria immagine pubblica e la leggittimità del potere. Le numerose repliche realizzate nell'ambito della bottega dello stesso Bronzino attestano l'uso politico di tali immagini, sia di quella con il Medici in armatura sia della versione con l'effigiato quarantenne in abiti civili. E' il caso in particolare del dipinto oggi presso la Galleria Sabauda. Infatti le carte d'archivio documentano che la tavola venne dipinta entro il1566 per essere inviata come dono al duca Emanuele Filiberto di Savoia (Archivio di Stato di Firenze, Guardaroba Medicea, 65, c. 160d, in Simon 1982, p. 293). Tale notizia è confermata dalla lettera di ringraziamento pur frammentaria datata 31 ottobre 1566 e inviata allo stesso Cosimo. La tavola dunque è pervenuta in Galleria dalle collezione sabaude. D'Azeglio (1836) e Jacobsen (1897) hanno considerato il dipinto pendant del 'Ritratto di donna' della medesima Galleria (inv. 262)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350939
  • NUMERO D'INVENTARIO 265
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI fronte, alto - Cosmvs Med Flor et Senarum dux II - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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