Ritratto dell'infanta Isabella Clara Eugenia. Ritratto femminile

dipinto,

La bambina è vestita con abito nero e rappresentata a mezza figura di 3/4. Il collo è contornato da un ricco merletto bianco ed i capelli sono intrecciati e raccolti sul capo da una fascia nera. La mano destra che poggia sul petto mostra un anello al mignolo

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Anguissola Sofonisba (attribuito): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sanchez Coello Alonso
    Soleri Giorgio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
  • INDIRIZZO via XX Settembre, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel catalogo redatto a partire dal 1871 quest'opera, indicata come "Donna in abito nero con mano al petto", era assegnata ad anonimo autore; il Vesme, invece, nel catalogo del 1899, la segnalò per la prima volta come Isabella Clara Eugenia, di mano del ritrattista spagnolo di corte Alonso Sanchez Coello (Vesme 1899). La scritta in tonalità rossa nell'angolo in alto a sinistra, fu aggiunta quindi successivamente all'identificazione del Vesme. Isabella Clara Eugenia (1566-1633) - figlia del re di Spagna Filippo II e della regina Isabella di Valois - nel 1599 sposò l'arciduca Alberto d'Austria con cui esercitò la sovranità sui paesi Bassi; sua sorella, l'Infanta Catalina Micaela, nel 1585 sposò il duca sabaudo Carlo Emanuele I. Probabilmente nelle collezioni sabaude erano in antico presenti due ritratti delle Infante di Spagna dipinti dal Coello, dei quali oggi si son perse le tracce; lo sappiamo da una lettera del ministro Pallavicino scritta l'11 settembre 1584 da Madrid al duca Carlo Emanuele I per anticipargli l'arrivo di "doi ritratti che mi ha consegnato Alonso Sanchez Pittore del Re delle Serme Infante" (Mulcahy, 1990, p. 664, nota 2). L'attribuzione allo spagnolo, ribadita fino al catalogo del 1952, è stata messa in discussione dagli studi di Maria Kusche che - sin dal 1992 (p. 28) - ha assegnato il dipinto a Sofonisba Anguissola. L'opera in realtà era stata in precedenza già accostata dalla Breuer a quello della regina Anna ora conservato al Prado (Breuer 1984). Nell'occasione della mostra cremonese la Kusche sottolineava che Isabella Clara, nonostante l'età di sette anni, era stata ritratta come una gran dama e che solo alcuni particolari (il formato dell'opera, un ciuffo scarmigliato di capelli...) denunciavano che si trattava di una bambina. Il dipinto è stato esposto alla mostra dedicata a Sofonisba nel 1994, quando la stessa studiosa lo ha associato ad altre opere che - precedentemente attribuite al Coello, ma poi passate alla pittrice cremonese - comporrebbero un gruppo compatto, per stile, per vicende storiche e anche per modalità di realizzazione indagate da analisi tecniche effettuate nel 1990 (Garrido 1990): di questo gruppo farebbero parte il ritratto del re Filippo II e quello della sua quarta moglie Anna d'Austria (entrambi a Madrid, Prado). L'anno di esecuzione dovrebbe cadere intorno al 1573, anno dell'istituzione della festa del Rosario, che il re stringe nella mano: in quell'anno, sempre secondo la ricostruzione della studiosa, si celebrava la traslazione delle spoglie della regina Isabella di Valois, terza moglie di Filippo II e madre delle due Infante, morta nel 1568; questo giustificherebbe gli abiti scuri e austeri indossati dai personaggi. Alla serie si collega poi un quarto dipinto, ora conservato in collezione privata statunitense, raffigurante l'Infanta Catalina Micaela con una scimmietta: la Kusche ha suggestivamente ipotizzato che le infante possano aver tenuto con sè i due dipinti per tutta la vita, tra i propri averi personali, per conservare un ricordo della loro fanciullezza vissuta insieme in Spagna. Romano (1995, p. 37-38), poco convinto delle attribuzioni relativa a questo ritratto - sia quella antica al Coello che quella recente a Sofobnisba - ha proposto invece di recuperarlo all'ambito del ritrattismo locale, proponendo dubitativamente il nome di Giorgio Soleri, autore altamente celebrato come ritrattista che, nel suo soggiorno spagnolo, dovette sicuramente aver modo di confrontarsi con Coello e Sofonisba. Il volume della Kusche del 2003, dedicato al Coello ed ai suoi competitori Anguissola, Rúa e Moys, propone una esaustiva descrizione del dipinto torinese, insistendo sulle analogie del dipinto con il ritratto ufficiale della regina Anna (Kusche 2003)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350878
  • NUMERO D'INVENTARIO 755
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI angolo superiore sinistro - L'Infantta isabella Clara Eughenia Daustria - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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