L'uomo col libro. ritratto d'uomo

dipinto,

Supporto rinforzato con due traverse orizzontali fisse. Cornice in legno intagliato e dipinto con decorazioni a racemi dorate

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Veneto Seconda Metà Sec. Xv
    Ambito Veronese Fine Sec. Xv
    Antonio Di Giovanni De Antonio Detto Antonello Da Messina
    Bonsignore Francesco
    Maestro Della Presentazione Al Tempio
    Vivarini Alvise
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
  • LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
  • INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dal nucleo collezionistico dell’avvocato Riccardo Gualino. Dopo essere stato acquisito dalla Galleria Sabauda, nel 1933 transitò temporaneamente nella sede londinese dell’Ambasciata italiana dove rimase esposto in un ambiente attiguo alla sala da ballo (Dagli ori antichi, 1982). Prima però di essere acquistato dal collezionista torinese il dipinto era stato sottoposto dal restauratore Podio di Bologna a un intervento volto a renderlo simile alle opere di Antonello da Messina. Si spiegherebbero così le puntinature presenti sul viso e sull’abito del personaggio che avevano lo scopo d’imitare la tecnica utilizzata dal maestro siciliano (Gabrielli, 1971). Meno compromesse e stilisticamente più genuine sembrano invece le mani e il parapetto di marmo screziato, su cui sono posati il libro e il fiore di colore chiaro. Tale operazione di maquillage ha inevitabilmente condotto a notevoli difficoltà attributive, che non hanno ancora trovato risposte soddisfacenti. Per l’appunto Adolfo Venturi (1923) lo legava alla fase giovanile di Antonello pur sottolineando il taglio inedito del ritratto - invece più frequente nei fiamminghi da Van Eyck a Roger van der Weyden - e l’inconsueta sopraelevazione della figura, che sparì presto nella sua arte lasciando il posto a immagini tagliate poco sotto le spalle e non a mezzo busto. Di fatto però rimaneva incantato dalla “rara raffinatezza psicologica, da un’aspirazione profonda”, sottolineata dal pallore dell’effigiato che spicca “nel lutto delle vesti nere”, dall’intensità del “volto scarno, le labbra scolorite, l’occhio affaticato”, capaci di comunicare “un’impressionante tristezza, senza limiti, e rassegnata ad un tempo” (Venturi, 1926, p. 92). A partire da una nota inventariale di Gamba che lo spostava verso Antonello de Saliba, le opinioni della critica successiva si espressero dapprima in direzione di un generico maestro veneto del XV secolo in occasione di una mostra romana del 1945 (cfr. Carità, 1947), poi di Alvise Vivarini (Bottari, 1947-50; 1953) e del cosiddetto “Maestro della Presentazione al Tempio” della chiesa veneziana di San Zaccaria (Heinemann, 1962) e infine del veronese Francesco Bonsignore a parere della Gabrielli su segnalazione orale di Giuseppe Fiocco (1971). Laut (1923 e 1933), invece, non proponeva un nome preciso ma fuori dal coro avanzava decisamente la cronologia sino ai primi del XVI secolo. In effetti il taglio compositivo scelto è difficile da motivare prima dell’avvento del Cinquecento e al di fuori del contesto veneziano. Più recentemente Andrea G. De Marchi (2001), ricordando un aneddoto narratogli da Federico Zeri, riferisce che per ricreare il dipinto semidistrutto, ridotto ormai al livello del solo supporto antico, Podio avesse fatto posare suo figlio. Tale notizia scoraggerebbe naturalmente la possibilità di dare un nome all’effigiato, nel quale tuttavia una preziosa segnalazione orale di Gianni Peretti non esclude la possibilità di riconoscervi lo stesso personaggio ritratto da Jacometto Veneziano in un dipinto già di collezione Kress e oggi conservato al museo di Miami (Shapley, 1968, p. 48 cat. K2072)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350754
  • NUMERO D'INVENTARIO 31
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI recto cornice, lato sinistro in basso in blu - INV./ 31 - capitale - a impressione - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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