ritratto di Maria Adelaide di Lorena

dipinto, 1860 - 1860

Cornice di legno verniciato similoro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Capisani Angelo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, non ancora restaurato, fa parte di un più ampio nucleo attualmente conservato presso il castello di Racconigi. La tela, uniforme per dimensioni alle altre della serie, raffigura Maria Adelaide di Lorena moglie di Vittorio Emanuele II. Legata agli altri dipinti dalla catena inventariale S.M., porta il numero S.M. 114, che trova corrispondenza nell'inventario del 1879, in cui è registrata l'intera serie allora conservata al castello di Moncalieri, al primo piano, nella Galleria n. 70. Per seguire passo passo la serie è inoltre possibile fare riferimento al numero riportato da un antico cartellino, scritto a inchiostro nero, incollato sul retro dei singoli dipinti (ad eccezione di quelli ottocenteschi, che ne sono privi), in cui viene anche indicato il nome del personaggio effigiato. Nell'inventario del 1879 la serie è composta da 87 quadri, documentati anche, fin dai primi anni Settanta dell'Ottocento, da un altro inventario non datato, ma precedente al 1872, che li registra nella Galleria a ponente, dal numero 209 al 296: "Ottantasette quadri dipinti ad olio su tela rappresentante la Colezione (sic) dei R.li di Casa Savoja cioè da Beroldo a Maria Adelaide tutti con cornici colorite giallo Lunghezza 2,20 larghezza 1,18". Già nella prima metà dell'Ottocento Goffredo Casalis aveva avuto modo di visitare la "stupenda galleria, della lunghezza di centocinquanta passi; ai due lati della quale sono appesi i ritratti, in grandezza naturale, di tutti i Sovrani Sabaudi, ed accanto ad essi veggonsi pure le immagini delle loro Auguste Consorti". Tutti i quadri della serie, risultano, nell'inventario del 1879, scaricati nel gennaio del 1920, presso il castello di Racconigi, dove si trovano tuttora, ad eccezione di alcuni, non più presenti fin dagli anni Cinquanta del Novecento. Queste opere giunsero dunque a Racconigi negli anni di Vittorio Emanuele III e della regina Elena: fin dall'inizio del secolo infatti i sovrani avevano intrapreso il "riordinamento del Reale Castello di Racconigi", poi continuato dal principe Umberto, come attesta l'acquisto già nel 1902, di alcuni "quadri antichi rappresentanti Principi e Principesse di Casa Savoia". Per quanto riguarda l'intera serie appare evidente che sia stata via via accresciuta con il trascorrere dei secoli, fino all'Ottocento. I ritratti, nella maggior parte dei casi, sono stati oggetto di ripetuti restauri che li hanno interessati fino all'inizio del Novecento. Già Cesare Enrico Bertana, aveva individuato la presenza di una galleria di ritratti un tempo a Moncalieri, poi trasferita a Racconigi, non collegandola tuttavia a questa serie. Le opere risalenti alla metà e oltre dell'Ottocento, andarono a completare la serie negli anni di Vittorio Emanuele II. Si tratta dei ritratti di Maria Clotilde Adelaide di Francia (R 1368) e di Carlo Emanuele IV (R 1370) di Costantino Sereno; di Vittorio Emanuele I (R 2865) e di Maria Teresa d'Austria (R 1493) di Tommaso Lorenzone; di Maria Cristina di Borbone (R 1369) e di Carlo Felice (R 2861) di Francesco Marabotti; di Carlo Alberto (R 2829), Maria Adelaide di Lorena (R 2836) ed Elisabetta Maria (R 6660) di Angelo Capisani; di Maria Teresa di Toscana (R 2820) e di Ferdinando duca di Genova (R 6595), di Felice Barucco; infine di Vittorio Emanuele II (R 6596) di Rodolfo Morgari. Il ritratto deve essere in divisa militare e misurare l'altezza di m. 2.04 per 1.15 di larghezza, che si è la dimensione precisa degli altri, senza cornice". Il ritratto di Maria Adelaide di Lorena insieme a quello di Carlo Alberto (R 2829) e di Elisabetta Maria (R 6660) vennero commissionati al pittore nel 1858 per 400 Lire ciascuno (AsTo. Riunite Casa di Sua Maesta 8493) e acquistati da Vittorio Emanuele II in occasione della mostra della Società Promotrice delle Belle Arti nel 1860. Angelo Capisani formatosi all'Accademia Albertina si era perfezionatoa Roma nel 1833. A partire dagli inizi degli anni Quaranta lavora spesso per la corte in seguito al successo ottenuto con il ritratto del Conte Sallièr de la Tour commissionatogli dalla regina vedova Maria Cristina e destinato al castello di Agliè
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100220220
  • NUMERO D'INVENTARIO R 2836
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • ISCRIZIONI verso - x. R. 672 - corsivo maiuscolo/ numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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