scene mitologiche

archibusetto a ruota, ca 1598 - ca 1610

Archibusetto a ruota, a doppio fuoco con canna a cinque ordini alternamente scolpiti a basso rilievo e quadri scanalati con cornice alla culatta, traguardo, mirino e gioia di bocca. Cassa in legno scuro, intarsiata in avorio con raffigurazioni di scene mitologiche, mascheroni, piccoli animali e frutti. I fornimenti in ferro hanno decorazioni a grottesche, mascheroni, frutti e volute

  • OGGETTO archibusetto a ruota
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intarsio
    legno/ lastronatura
    avorio/ incisione
    acciaio/ brunitura
  • MISURE Profondità: 12.8 mm
    Altezza: 830 mm
    Lunghezza: 1128 mm
  • ATTRIBUZIONI Sadeler Emanuel (/1610): decoratore/ incisore
    Borstorffer Hieronymus (/1637): incassatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Sadeler Daniel
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO piazza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'archibusetto a ruota M. 11 fa parte di un complesso di armi e accessori, comunemente denominato "armi di Monaco", comprendente la chiave da ruota N'. 13 (scheda OA NCTN: 00217097) conservata presso l'Armeria Reale di Torino e la fiasca, oggi al Museo Civico di Trieste. Si presume che la guarnitura fosse corredata anche di un fondipalle, documentato negli inventari bavaresi ma ad oggi non ancora identificato. Giunse da Monaco a Torino nel 1650 come dono del Duca Massimiliano I di Baviera per le nozze tra suo figlio Ferdinando Maria Wittelsbach ed Enrichetta Adelaide, sorella di Carlo Emanuele II di Savoia. Al momento attuale si ignora la collocazione dell'archibusetto a Torino prima del suo ingresso nel 1837 in Armeria Reale. Originariamente attribuito a Daniel Sadeler, gli artefici della guarnitura sono stati identificati dallo Stoecklein attraverso i conti degli archivi dei Duchi di Baviera. Lavorano a quest'opera Emanuel Sadeler, formatosi ad Anversa e trasferitosi a Monaco nel 1594 presso il Duca di Baviera Guglielmo V, ed Hieronymus Borstorffer, maestro incassatore dal 1598 (Stoecklein, 1922). Per quanto riguarda la decorazione in metallo, in particolare delle figure mitologiche entro cornici a grottesche presenti sulla canna, il riferimento va ricercato in un vasto gruppo di incisioni di Etienne Delaune, massimo esponente dell' École de Fontainebleau. Per la decorazione della piastra i prototipi non sono deluniani ma ripresi da incisioni di Philip Galle su modello di Jan Collaert del "Bullarum Inauriumque Artificiosissime icones, (Pars Altera) Archetypi Artificiosi" edito ad Anversa nel 1582, sicuramente ben noto a Sadeler (Stoecklein, 1922). Le decorazioni in avorio della cassa attingono ad un repertorio iconografico di radice mitologica che ha come filo conduttore le "Metamorfosi" di Ovidio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100217096-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 1241
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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FONTE DI RAPPRESENTAZIONE

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