soggetto assente
Drappo a doppio dritto, di forma pentagonale, realizzato in taffetas in origine rosso. E' ornato in pieno dalla croce di Savoia, bianca e scorciata, realizzata ad intarsio, con i bordi verosimilmente rifiniti con un ricamo in oro filato (anima in seta gialla). La stessa tecnica è stata impiegata anche per lo scudetto posto al I° quarto all'asta, decorato da un motivo a palmetta, che porta lo stemma di Savoia, eseguito a ricamoi in seta nocciola su fondo giallo. Sulla punta al flottante è posto un altro scudetto con cornice dorata e posto orizzontalmente nel campo bianco che conteneva il nome del reggimento. Sul 4° all'asta è posto un terzo scudetto, simile ai precedenti, nel quale è ricamata l'impresa propria del reggimento, in seta verde, gialla e nocciola. Ai quattro angoli del drappo sono poste cinque (al 1° e 4°) o sette (al 2° e 3°) fiamme ondeggianti turchine. Sovrapposti alle fiamme ondeggianti sono poste al 2° e 3° al flottante e 4° all'asta delle stelle nere bordate di oro. Il bordo è rifinito con un nastro azzurro ondeggiante alla sarda, appuntato verso l'esterno ai cinque angoli, realizzato con la tecnica del ricamoa d intarsio. Vena in taffetas azzurro lasciata aperta
- OGGETTO bandiera
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MATERIA E TECNICA
seta/ ricamo in oro
seta/ ricamo in seta
seta/ taffetas
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ATTRIBUZIONI
Sinsan Gaetano (attivo Torino 1815-1823)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La fiamma di divisione del reggimento Cavalleggeri di Savoia in esame, le cui misure originali erano larghezza massima 86 cm, larghezza minima 51,6 cm, altezza 60,2 cm, è una delle tre consegnate ai Cavalleggeri di Savoia nei primi mesi del 1824 per sostituire i due stendardi analoghi ricevuti dal reggimento nel 1815 quando il reparto fu ricostituito come reggimento di cavalleria di linea. La fiamma O.223, assieme alle altre due del reggimento, fu confezionata dal ricamatore torinese Gaetano Sinsan nell'inverno del 1823 e consegnata al reparto nel gennaio del 1824. Le tre fiamme erano conservate a Wimbledon (Londra) da Renier de Bourbon che li offrì in vendita, tramite l'Addetto Militare italiano di Londra, a Vittorio Emanuele III. Le fiamme furono acquistate nel 1914-1915. Attualmente le altre due fiamme di divisione sono conservate nel Museo Storico del reggimento Savoia Cavalleria a Grosseto, mentre della reale (in uso da parte del reggimento fino al marzo 1848) si è persa ogni traccia. La O.223 è stata depositata in Armeria nel 1914. Bibliografia: C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; G. Dondi (a cura di), Primo supplemento al catalogo Angelucci. Elenco degli oggetti acquisiti dalla Armeria Reale di Torino dopo il 1890. Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano, Torino: 2002. Schede vessillologiche a cura di Enrico Ricchiardi, p. 40; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 41. Corrispondenza, fascicolo 343
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216817
- NUMERO D'INVENTARIO O.223
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- STEMMI sul drappo, in alto - regionale - Stemma - Piemonte - 2 - di rosso alla croce di bianco; il tutto sul petto di un' aquila coronata al volo spiegato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0