soggetto assente

bandiera, 1700 - 1749

Il drappo della cornetta presenta la forma delle cornette in uso da parte dei reggimenti di dragoni piemontesi aventi due punte al battente. E' confezionata con diversi pannelli di damasco écru decorato da motivi floreali, di cui uno maggiore, di forma pressochè quadrangolare, mentre gli altri frammenti sono impiegati per realizzare le due punte. Il drappo è ornato in pieno con la grande arme settecentesca del Regno di Sardegna sormontata dalla corona reale, realizzata a pennello. Sul retro è stato applicato un nastro di velcro

  • OGGETTO bandiera
  • MATERIA E TECNICA seta/ damasco
    seta/ pittura
  • MISURE Altezza: 59.5 cm
    Larghezza: 74 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornetta in questione fu donata all'Armeria Reale nel 1899 da Enrico Ghisi, uno dei maggiori esperti di bandiere tricolori italiani, come "cornetta de dragoni piemontesi della prima metà del XVIII secolo". La tela non presenta ricami di sorta ma è ornato in pieno con la grande arme settecentesca del Regno di Sardegna sormontata dalla corona reale, dipinta. In considerazione del fatto che stendardi, cornette e fiamme dei reggimenti montati piemontesi e savoiardi erano costantemente riccamente ricamate, sembra di poter affermare che il drappo della O.206 possa essere una riproduzione di una cornetta colonnella (per la presenza della grande arme) o, forse, un "patron" dei tappezzieri che eseguivano i drappi. Bibliografia: C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; L. Rangoni Machiavelli, La bandiera tricolore e gli stati italiani del 1848 - 49. Rassegna Storica del Risorgimento, Anno I Fasc. II, Casa Editrice S. Lapi, Città di Castello: 1914; E. Ghisi Enrico, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; P. E. Fiora, Due stendardi. Una metodologia, un restauro. Recueil di IV Congres International de Vexillologie. Torino: 1971; E. Ricchiardi, Le bandiere di Carlo Alberto (1814 - 1849). Editrice il Punto, Torino: 2000; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; G. Dondi (a cura di), Primo supplemento al Catalogo Angelucci. Elenco degli oggetti acquisiti dalla Armeria Reale di Torino dopo il 1890, "Armi antiche. Bollettino dell'Accademia di San Marciano", Torino 2005, p. 39; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 42
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216808
  • NUMERO D'INVENTARIO O.206
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • STEMMI drappo - regionale - Stemma - Regno di Sardegna - di bianco alla croce di rosso, in ciascuno dei quattro quarti è accantonato un moro con fronte bendata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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