soggetto assente

bandiera, 1848 - 1848

Drappo pressochè quadrato, tricolore in fascia con il verde in alto, il bianco in mezzo e il rosso in basso, realizzato con pannelli in taffetas della stessa altezza. I tre lati liberi dall'asta sono ornati con una frangia con testa in oro filato e lamellare e gonna in oro filato. Nel centro della fascia bianca è la scritta eseguita a ricamo con seta rossa. Nel centro della fascia rossa è posto lo stemma dell'artiglieria, realizzato con teletta d'oro (?) (fondo bianco, trame supplementari in oro lamellare), ricamato con seta gialla (per i contorni) e rossa (per la bocca dei cannoni). Il ricamo è realizzato coin la tecnica ad applicazione. Cravatta in taffetas già azzurro, definito da due pendenti uniti in alto mediante un fiocco. Alle due estremità è posta una frangia, simile a quella del drappo. La scritta è su imbottitura, in oro filato. Cordone in oro a cui è appesso una coppia di fiocchi con gonna in canutiglia

  • OGGETTO bandiera
  • MATERIA E TECNICA seta/ laminata in oro
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lombarda
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In occasione dell'attuale schedatura non è stato possibile staccare la bandiera dalla vetrina, quindi non si è potuto visionare il retro. All'inizio della prima guerra d'indipendenza nazionale italiana (1848) fu creata in Cremona, da parte del Governo Provvisorio Lombardo" una batteria d'artiglieria lombarda che ricevette in dono una bandiera tricolore donata dalle cremonesi. Successivamente, nel mese di maggio, l'artiglieria lombarda ricevette in dono da un comitato di dieci dame milanesi una seconda bandiera tricolore che fu considerata ufficiale (come se fosse stata fornita direttamente dal Governo). Ai primi del mese di marzo del 1849, l'Artiglieria Lombarda, allora su quattro batterie e comandata dal colonnello d'artiglieria piemontese Ignazio di Genova di Pettinengo, entrò ufficialmente a far parte dell'Armata Sarda, conservando la propria seconda bandiera. Sciolto il corpo nel mese di maggio del 1849 a seguito della sfortunata battaglia di Novara, la bandiera tricolore italiana dell'Artiglieria Lombarda rimase in deposito presso il comandante. Questi (allora con grado di luogotenente generale dell'Armata Sarda) nel 1875 la donò all'Armeria. La cravatta probabilmente serve anche a ricordare l'origine cremonese del reparto, o la prima bandiera donata da quella città. E' molto probabile che la cravatta porti anche l'iscerizione "SIGNORE" o "DONNE". Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, pp. 507-508; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; C. Montù, Storia della Artiglieria Italiana. Parte II, Vol. IV, Rivista d'Artiglieria e Genio, Roma: 1937; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Corrispondenza cartelline 364 e 402
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216804
  • NUMERO D'INVENTARIO O.197
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • ISCRIZIONI sul drappo, al centro - ARTIGLIERIA LOMBARDA - lettere capitali - a ricamo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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