soggetto assente
Drappo tricolore in palo, i cui tre lati liberi dall'asta sono ornati con una frangia con testa in oro fialto e seta écru e briglie in oro filato. I tre teli, in taffetas verde, bianco e rosso, sono ciascuno di larghezza 1/3 di quella totale del drappo stesso. Al centro del bianco è posto uno scudo sannitico, bordato con un bindello in seta azzurra, che non tocca gli altri due teli, con l'arme di Savoia in ciniglia già rossa e argento filato ricamato a punto posato con punti a lisca di pesce, sormontata dalla corona, realizzata in oro filato e lamellare su imbottitura. Sul lato libero dall'asta sono visibili i fori della chiodatura con la quale il drappo era fissato all'asta. Drappo a doppio dritto. Tre pendenti in taffetas verde, bianco e rosso, ad andamento rettangolare, decorate, su un lato, dalla successione da cartelle mistilinee che incorniciano palmette stilizzate (lo steso disegno, realizzato con oro filato e lamellare si ripete identico sui tre pendenti); l'orlo è rifinito con una frangia simile a quella del drappo, mentre lungo i bordi corre un sinuoso gallone in oro fialto. 2 nappe in oro filato legati con un cordone parimenti in oro filato
- OGGETTO bandiera
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MATERIA E TECNICA
ciniglia
- AMBITO CULTURALE Manifattura Modenese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stendardo tricolore attribuito dubitativamente da Angelucci (1890) ai Dragoni di Modena (esercito dell'Emilia 1859), dall'analisi stilistica, potrebbe essere attribuito alla Gendarmeria modenese che, per un breve periodo nel 1848 fu assorbita dai Carabinieri Reali del Regno di Sardegna. All'epoca I Gendarmi, o Dragoni modenesi costituivano l'unica truppa cavallo di una certa consistenza presente nel ducato. Comunque, per una conferma dell'effettiva appartenenza dello stendardo O.68 al 1848 o al 1859 sono necessari ulteriori approfondimenti. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 493; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; L. Rangoni Machiavelli, La bandiera tricolore e gli stati italiani del 1848 - 49. Rassegna Storica del Risorgimento, Anno I Fasc. II, Casa Editrice S. Lapi, Città di Castello: 1914; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; E. Ricchiardi, Le bandiere di Carlo Alberto (1814 - 1849). Editrice il Punto, Torino: 2000;R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; A. Menziani, L'esercito del Ducato di Modena dal 1848 al 1859. Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, Roma: 2005; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216728
- NUMERO D'INVENTARIO O.068
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- STEMMI sul drappo - familiare - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0