motivi decorativi a volute e fiori

orologio da mensola, ca 1750 - ca 1760

Cassa sagomata su 4 piedini aggettanti. A coronamento cespo con fiori; sopra il quadrante e a cornice dello stesso volute vegetali riprese esternamente fino alla base; le parti in legno presentano fiori dipinti; sotto il quadrante motivo a volute rocaille, ripreso per i 4 piedini.Montaggio: piedini e parti decorative in bronzo dorato avvitate.Quadrante in smalto bianco su metallo con svasatura centrale. Ore in numeri romani in nero e minuti di cinque in cinque in cifre arabe. Lancette dorate e traforate in fitta serie di rombi.Movimento: tipo neuchâteloise. Platine rettangolari, larghezza 148 mm x altezza 135 mm., con pilastrini a colonna. Scappamento a verga. Pendolo con asta d'acciaio sottile e guida di scorrimento per la lente di ottone regolabile a vite. Sospensione a filo. Forchetta chiusa e appuntita. Bariletti dentati. Suoneria di ore e quarti su tre campanelli con meccanismo a partitora e rastrello. Ripetizione di ore a quarti a mezzo tirante

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    legno/ pittura
    METALLO
    SMALTO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Josué Robert Et Fils (1691/ 1771): orologiaio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare costituisce una variente del tipo neuchâteoloise, intermedia tra la pendola firmata dal solo Josué Robert a Stupinigi (inv. 1908, n. DC 311) e la pendola dei fratelli Ducommun-dit- Verron a Palazzo Reale (inv. 1966, n. 7046). L'orologio, presente negli inventari di Palazzo Reale dal 1908, con ogni evidenza, secondo la Griseri è stato commissionato per ambienti privati, inseriti nel rinnovamento progettato da Benedetto Alfieri, con risultati che si staccano dalla monumentale magnificenza delle sale di rappresentanza. I confronti proposti dalla studiosa con gli esemplari pubblicati in Tardy, La Pendule Française des Origines à nos Jours, Parigi 1962-1964, vol. III (1964) e Christie's, Importante Vendita di Dipinti e Arredi, catalogo dell'asta (Bologna, settembre), 1986, fig. 462 appoggiano l'ipotesi di datazione al 1750-1760 circa (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 11, p. 117).Il movimento, firmato da "Josué Robert et Fils", è datato da Giuseppe Brusa al 1760 circa ed è probabilmente opera di Josué e del figlio Louis Benjamin (1732-1781), visto che in quest'epoca David, il più importante dei figli di Josué, lavorava in proprio (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216075
  • NUMERO D'INVENTARIO 4688 rosso
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul retro - V. Buonfino Orologeria Oreficeria N.R. 1139 [su etichetta adesiva] - numeri arabi - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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