Apollo

orologio da mensola, ca 1860 - ca 1860

Basamento rettangolare su 4 piedi circolari; cassa a forma di vaso ad anfora. A coronamento Apollo bambino con la lira seduto sul vaso; sul basamento 2 putti ai lati, al centro ghirlande annodate con nastri, a conclusione bordo a motivi geometrici.Montaggio: piedi e parti decorative in bronzo dorato avvitate.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e minuti di cinque in cinque in cifre arabe. Lancette traforate e dorate in stile Luigi XVI. Lunetta con decorazione a rilievo, dorata. Movimento a platine quadrate 101 mm, di lato. Scappamento ad ancora piccola. Manca il pendolo, che dovrebbe essere corto. Sospensione a filo regolabile attraverso il quadrante. Forchetta con una punta semplice e una a gancio. Bariletti dentati. Suonerie di ore e di mezze con partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    METALLO
  • MISURE Profondità: 22 cm
    Altezza: 74 cm
    Larghezza: 41 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Rodel Théodore (notizie 1840): orologiaio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio è uno dei tanti esempi del revival del Settecento, particolarmente attuale negli anni della committenza di Vittorio Emanuele II, rivolta a scelte intese a rendere meno aulici gli ambienti carloalbertini definiti da Pelagio Palagi.L'esemplare aderisce alla tipologia delle "pendules à sujets", già elaborate negli anni maturi dello stile Luigi XVI, abbinando elementi della rocaille accanto ad altri del repertorio neoclassico. Angela Griseri lo data al 1860 circa e cita come evidenti modelli per l'orologio gli esemplari databili al 1770 circa pubblicati da Tardy, La Pendule Française des Origines à nos Jours, Parigi 1962, vol. II, fig. 112 e nel catalogo Sotheby's Belgravia, English Furniture Clocks and Watches (Londra, 28 maggio 1980), Londra 1980, fig. 13 (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 99, p. 271). Giuseppe Brusa, che data il movimento al 1860-1870 circa, rivela l'esistenza di un orologio molto simile al Musée des Arts Decoratifs di Parigi firmato, come il nostro, "Berthoud A PARIS" e "Ferdinand BERTHOUD" sul quadrante, più antico di circa un secolo rispetto all'esemplare qui schedato. Su Rodel esiste solo una citazione di un certo Th. Rodel attivo a Parigi nel 1840 nel Dictionnaire di Tardy: è incerto però se si tratti dello stesso (cfr. G. Brusa, in Ibid.).L'iscrizione "1869" è incisa in colore rosso; quella con la firma di Berthoud in colore nero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216061
  • NUMERO D'INVENTARIO 1869 rosso
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul retro - 1869 [su etichetta adesiva] - minuscolo - a incisione - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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