putti con globo e compasso

orologio da mensola, ca 1750 - ca 1760

Cassa tipo "Boulle" su 4 piedini aggettanti. due fori di carica. A coronamento motivo fogliaceo su volute; altri fiori sopra e ai lati del quadrante; alla base due puttini con globo e compasso.Montaggio: parti decorative in bronzo dorato avvitate.Nel quadrante sul fondo in ottone dorato sono applicate 25 placchette smaltate, di cui dodici recano le ore in numeri romani in blu, altre 12, piccole e periferiche, i minuti di cinque in cinque in cifre arabe, e una centra reca la firma di Levèque. Lancette in acciaio brunito con punta tricuspiale, quella dei minuti a scocco.Movimento a platine rettangolari, larghezza 148 mm x altezza 138 mm. Pilastrini a colonna affusolata con anello rigonfio a mezza altezza. Scappamento a verga. Pendolo leggero con asta d'acciaio e lente di ottone su slitta regolabile a vite. Sospensione a filo. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Suoneria di ore e mezze con partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura/ cesellatura
    acciaio/ brunitura
    legno/ intarsio
    ottone/ doratura
    SMALTO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Levèque Michel (notizie 1776-1786): orologiaio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera nel 1880 si trovava nel palazzo del duca d'Aosta in via Maria Vittoria 12, tuttavia la provenienza originaria potrebbe essere Palazzo Reale, poiché nel 1867, in occasione del matrimonio con Maria Vittoria dal Pozzo della Cisterna, Amedeo d'Aosta avevo scelto oggetti che dovevano confermare la sua immagine dinastica e ben figurare nell'arredo della nuova residenza (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 4, p. 107). L'inventario del 1908 lo colloca in Palazzo Reale.L'orologio, di importazione francese, denuncia secondo Angela Griseri un rapporto stringente con i "bronzez d'ameublement" di Caffieri (1750-1753 ca.) e della sua bottega (cfr. J. Fleming e H. Honour, Dizionario delle arti minori e decorative, Milano 1980, p.124). La tipologia collegava l'area francese a quella tedesca per i motivi della decorazione, come confermano le pendole del 1745-1755 (rese note da R. Mühe e H. M. Vogel, Alte Uhren Ein handbuch europäischer Tischuhren Wanduhren und Bodenstanduhren, Lipsia 1986, p. 196, figg. 371-372), a conferma della consistenza delle collezioni sabaude, ben aggiornate sulla linea della cultura europea. In base a tutti questi confronti, la studiosa conclude prponendo una datazione al 1750-1760 circa (cfr. A. Griseri, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 9, p. 115).Il movimento, datato da G. Brusa al 1760 circa, è opera di Michel Levèque o Levesque (m. nel 1786), di cui hanno notizie solo riguardo l'età matura, quando nel 1776 gli fu concesso di costruire una importante fabbrica di orologi da tasca a Tours. (cfr. G. Brusa, in Ibid.)Il pezzo, prima della mostra sugli orologi del 1988, era stato già esposto alla Mostra del Barocco piemontese del 1963 (cfr.V. Viale (a cura di), Mostra del barocco piemontese, catalogo della mostra (Palazzo Madama, Palazzo reale, Palazzina di Stupinigi), Torino 1963, vol. III ,tav. 265)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216053
  • NUMERO D'INVENTARIO 731 rosso
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul retro - 1342 - numeri arabi - a pennello/ verde -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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