soggetto assente
Cravatta in gros de Tours avorio e foderata in taffetas avorio, è annodata a formare un fiocco, con i due pendenti, eterogenei per lunghezza, arrotondati all'apice. Tutta la cravatta è contornata da un gallone in oro filato e riccio, decorato dall'andamento sinuoso degli stessi filati. Sul fronte corrono le scritte a punto pittura in seta verde e contornate con un cordoncino dorato. Drappo rettagolare, con, all'estremo del campo verde, un bindello verde per la chiodatura all'asta. E' un tricolore italiano in banda, con il bianco leggermente più largo che gli altri due colori, definito da tre pannelli di taffetas cuciti fra loro. I tre lati liberi dall'asta sono ornati dallo stesso gallone della cravata, posto doppio. Sul verso, sul bianco sono due serti d'alloro (seta verde e viola) legati in basso da un nastro rosso (ciniglia rosso e arancione) che incorniciano la scritta in seta viola, contornata con cordoncino dorato. Sul verde è lo stemma di Feltre (seta écru e avorio, cordoncino dorato e borchie); sul rosso è ricamato con argento riccio uno scudo che racchiude l'arme di Savoia, il cui campo rosso è rappresentato dallo stesso rosso della fascia, mentre la croce è in argento filato, sormontato dalla corona eseguita in oro filato e perline
- OGGETTO bandiera
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MATERIA E TECNICA
ciniglia
filo dorato/ lavorazione a telaio
perlina
seta/ ricamo
seta/ ricamo a punto raso
seta/ ricamo in argento a punto fermato
seta/ ricamo in oro
seta/ taffetas
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo Sasso (2009) il 14 agosto del 1866, quando l'Esercito Italiano passò la frontiera per occupare il Veneto, finalmente liberato, il primo reparto ad entrare in Feltre fu il 23° battaglione Bersaglieri. A questo reparto le donne feltrine donarono la bandiera T.5 come pegno dell'avvenuta riunificazione della loro città al Regno d'Italia. Il battaglione, non potendo portare la bandiera perché i Bersaglieri non ne erano dotati e, comunque i reparti per antica tradizione sabauda potevano sventolare dolo la bandiera donata loro dal Re, la depositarono nel Magazzino Militare di Torino da dove, già nel gennaio del 1867, fu depositata in Armeria Reale, dove si trova tutt'ora. Il 23° Battaglione Bersaglieri aveva assunto quella denominazione il 1° gennaio 1860, in attesa di entrare a far parte dell'Esercito Sardo, cosa che avvenne di li a tre mesi. Il reparto era stato costituito nell'agosto-settembre del 1859 a Modena anche con il concorso di volontari che provenivano numerosi dal Veneto, allora ancora sotto il dominio Asburgico con la denominazione di Battaglione Bersaglieri di Modena ed era aggregato alla brigata di fanteria con quel nome.||Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 525; F. Sasso, Due Tricolori di Feltre custoditi nell'Armeria Reale di Torino. Studi Piemontesi, Vol XXXVIII-1, Torino 2009; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 30. Nel registro la bandiera è censita al n° 87 e la data di donazione delle donne di Feltre al 23° Battaglione Bersaglieri è erroneamente trascritta in 1860; Corrispondenza, Cartella n° 352
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100215965
- NUMERO D'INVENTARIO T.005
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- ISCRIZIONI cravatta, sul pendente più lungo - AL PRODE ESERCITO ITALIANO - lettere capitali - a ricamo -
- STEMMI drappo,sul rosso - familiare - Stemma - Feltre - di rosso alla croce di bianco. Lo stemma è coronato
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0