Fortezza

dipinto, 1666 - 1667

Sulla destra, è dipinta una figura femminile in armatura e con la lancia. E' in piedi e di profilo, e guarda verso il cielo dove un angelo in volo le sta porgendo una grossa croce. Dietro all'angelo: due putti portano un ramo di palma e la corona d'alloro. Ai piedi della figura in armatura, vi sono due putti che reggono una testa di statua e altri simboli pagani. Alla scena assistono altri putti in volo e, sullo sfondo, una figura femminile, giovane e con il petto scoperto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gaulli Giovanni Battista Detto Baciccio (1639/ 1709)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Presentato all'asta Babuino del 30 marzo 2004, il dipinto in oggetto proviene dalla collezione Mentasti di Roma ed è stato reso noto da Maria Vittoria Brugnoli (Contributi a Giovan Battista Gaulli, in "Bolletino d'arte", XXXIV, 1949, pp. 225-239) e pubblicato nella monografia del Baciccio di Enggass (R.Enggass, The painting of Baciccio. Giovanni Battista Gaulli 1639-1709, Pennsylvania 1964, fig. 12). Si tratta di un bozzetto per un peduccio della cupola di Sant'Agnese in Agone a Roma, realizzata da Gaulli fra 1668 e 1671 e prima grande commissione ricevuta dal genovese nella città papale, sotto il patrocinio dei Doria Pamphili (non a caso una famiglia in parte di origine ligure) e con la "garanzia" di Bernini, che dirigeva i lavori della Fabbrica. La realizzazione delle immagini fu interrotta dal viaggio compiuto dall'artista nel 1669 a Venezia e a Parma. La commissione risaliva in realtà già al 1666: il 18 agosto di quell'anno, infatti, un verbale della congregazione tenuta presso i Doria Pamphili ordina al pittore di fare i disegni per i quattro medaglioni che avrebbe dovuto poi dipingere nei pennacchi. L'elaborazione dei bozzetti è però da collocare nel 1666-1667, dal momento che i lavori degli affreschi iniziarono nel febbraio del 1668 (cfr. M.Fagiolo Dell'Arco, D.Graf, F.Petrucci (a cura di), Giovanni Battista Gaulli - Il Baciccio 1639-1709, catalogo della mostra di Ariccia (RM), Ginevra-Milano 1999, pp. 125-130). Il tema della decorazìone era quello delle Virtù Cardinali, da realizzare secondo il programma iconografico ideato da Nicolò Caferri, intellettuale al servizio dei Doria Pamphili in qualità di segretario e bibliotecario. L'interpretazione alquanto dinamica data da Baciccio, che non riduce l'immagine a una ma a un complesso di figure, rivela tuttavia soprattutto il contatto con le idee di Gian Lorenzo Bernini, secondo un rapporto fra scultura e pittura già molto frequente a Genova proprio a partire dagli anni Sessanta. Nel pennacchio e nel presente bozzetto, del quale esistono due altre versioni (uno a Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica, Palazzo Barberini, depositi, inv. n. 1668; l'altro nella collezione di Maurizio Fagiolo dell'Arco: Pittura barocca romana. Dal Cavalier d'Arpino a Fratel Pozzo. La collezione Fagiolo, catalogo della mostra di Ariccia (RM), Milano 1999, pp. 62-63), la Fortezza è rappresentata come una donna in armatura e lancia, che vince le statue pagane e si rivolge a un angelo che le sta offrendo la croce della Fede su indicazione della Carità. Il bozzetto in questione è una versione assai simile e probabilmente precedente a quella della collezione Fagiolo dell'Arco, come fa pensare la presenza della coppia di puttini in volo nell'angolo in alto a sinistra. In entrambe le composizioni il braccio della Croce arriva a coprire, in modo poco elegante, il volto del bimbo in braccio alla Carità: il Baciccio risolverà questo problema nell'affresco cambiando la disposizione dei personaggi.L'interesse dell'opera risiede non soltanto nell'essere una delle idee per la composizione pittorica ad affresco, ma anche quale testimonianza della lunga elaborazione che è sottesa a questo primo grande lavoro del Baciccio a Roma.Il dipinto fu dal 2004 di proprietà di Pietro Battista (Principato di Monaco, Monaco, Boulevard de Suisse, 9) ma detenuto da Anna Luigia Gentile (Valenza, AL)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211729
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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