paesaggio delle Alpi sotto la neve

dipinto, ca 1809 - ca 1809

Il dipinto raffigura un paesaggio alpino sotto la neve. Un gruppo di uomini e cavalli (o asini) carichi di sporte risalgono lentamente il valico

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquerellatura
    LEGNO
  • ATTRIBUZIONI Bagetti Giuseppe Pietro (1764/ 1831): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Rivoli (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto proviene dalla collezione Antonicelli. La veduta raffigura la salita della Grande Scala, sottostante la Gran Croce, che immette nel Piano del Moncenisio a quota 1876 m. mentre il Colle è oltre, a quota 2084 m. Il luogo è riconoscibile grazie alla Croce che emerge dalla bastionata di neve a destra in alto; la stessa Croce permette di identificare il soggetto di un altro acquerello di Bagetti conservato a Torino, presso la Galleria d'Arte Moderna, noto col titolo: "Valico alpino sotto la neve" e ritenuto "paesaggio d'invenzione" (L.Mallé, I dipinti del Museo d'arte antica, Torino 1963, p. 23) mentre rappresenta la salita al Moncenisio nel punto in cui, al culmine della Grande Scala, la strada curvava a destra in leggera discesa per imboccare il Piano. L'acquerello della Galleria d'Arte Moderna è datato 1809 ed è stata già messa in luce la sua importanza per la ricostruzione cronologica e stilistica del percorso di Bagetti (F.Dalmasso, Aspetti della pittura in Piemonte tra Sette-Ottocento, in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia", s. III, vol. V, I, 1975, p. 269). Per analogia si può ritenere eseguito nello stesso anno il dipinto in questione. Naturalmente l'analogia non sta soltanto nel soggetto, ma nella materia pittorica e nella ricerca di una "unità d'effetto" atmosferica che ingloba gli elementi naturali e gli esseri viventi in quello che è stato ben definito un "arcano universo" (P.Astrua, Fortuna di Giuseppe Pietro Bagetti ed alcune indicazioni in margine alla cultura figurativa in Piemonte tra topografia militare, architettura e pittura di paesaggio, in E.Castelnuovo e M.Rosci (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773/1861, catalogo della mostra, Torino 1980, p. 267).Con decreto imperiale del 23 novembre 1808 Bagetti era stato confermato nel grado di "Capitaine ingénieur géographe" addetto quale "artiste" all'ufficio topografico dell'esercito ("bureau topographique des champs de bataille"). Nel 1810 fu assunto al "Département de la Guerre" di Parigi e verosimilmente per recarsi nella capitale attraversò il Moncenisio nel tardo autunno del 1809: fatto che potrebbe confermare la datazione ipotizzata per questo acquerello.Una riproduzione del dipinto si trova in: P.Dragone (a cura di), Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1800-1830, Torino 2002, p. 307
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211720
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Bagetti pinxit -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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