TAVOLO DA GIOCO,
1824 - 1849
Il tavolo da gioco in legno di mogano ha due prolunghe laterali ribaltabili, due cassetti e poggia su sostegni uniti da traversa ornata da motivi vegetali. I piedi culminano in piedi in bronzo dorato a forma di zampe leonine con rotelle. Il cassetto a destra all'interno si articola in piccoli spazi mentre quello a sinistra non ha ripartizioni interne
- OGGETTO TAVOLO DA GIOCO
-
MATERIA E TECNICA
bronzo/ doratura
bronzo/ fusione
Ottone
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tavolo da gioco proviene da Palazzo Reale, dove risulta allestito nell'" Ufficio dei Cerimonieri di Corte" nel 1911 con destinazione successiva nell' "Ufficio Bocca" e nella "Camera di Studio. Numero Ventuno (21) della Pianta" al secondo piano nel 1880. ||Il tavolo con alette ribaltabili deriva da modelli inglesi sia nella morfologia, che si rifà al "sopha table", sia per la scelta di materiali, il legno di mogano. In Piemonte arredi simili si diffusero nelle residenze sabaude durante l'attività di Pelagio Palagi, che disegnò arredi poi eseguiti dalla bottega torinese di Gabriele Capello detto il Moncalvo e dalla manifattura Peters (cfr. Castelnuovo E./ Rosci M., a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. II p. 636 scheda n. 693 di Baccheschi E., v. II p. 641 scheda n. 701 di Baccheschi E.; E. Colle, "Il mobile impero in Italia. Arredi e decorazioni d'interni dal 1800 al 1843", Milano 1998, pp. 381-382 n. 124; G. Carità, "Pollenzo. Una città romana per una "Real villeggiatura" romantica", Savigliano 2004, p. 273 n. 3.05.51-52). Tommaso Enrico Peters (Inghilterra .... - Genova 1852) giunse a Genova nel 1817 ed introdusse sul mercato italiano nuovi modelli e metodi di lavoro, in cui era evidente il gusto per i mobili in mogano con sobri intagli, ispirati ai repertori di disegni pubblicati da George Smith. La vasta e variegata produzione della bottega, che si serviva di macchinari e tecniche innovative, ebbe grande successo di mercato tra la borghesia e le grandi famiglie aristocratiche del tempo. Per Casa Savoia realizzò sia mobili nell'aulico gusto Impero per ambienti di rappresentanza sia altri più "moderni" per le sale di appartamenti privati. In Piemonte nel quarto e quinto decennio del secolo l'ebanista avviò una proficua collaborazione con Pelagio Palagi, che disegnò dettagli decorativi e progettò anche la struttura lignea di arredi in mogano "tuttora nel Castello di Racconigi; alcuni anche nel Palazzo Reale di Torino". La vicenda della manifattura Peters si chiuse bruscamente a causa di gravi difficoltà economiche tra il 1849 e il '50 e lo stesso Peters morì il 19 settembre 1852
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211250
- NUMERO D'INVENTARIO 2488 DC
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI sotto il piano - 2488. DC - a impressione nero -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0