paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (terzo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico, 1760 - 1770

Il paramentale si compone di una pianeta, un velo di calice ed una borsa di corporale. E' confezionato in taffetas flotté liseré lanciato e broccato in seta bianca e vinaccia ed argento filato riccio e lamellare; la decorazione si sviluppa con andamento verticale secondo un motivo "a meandro" qui costituito da una sequenza di nuvolette (ottenute tramite la broccatura) con il corpo in trame metalliche o fascette dall'andamento a zig zag in filo di seta. In corrispondenza delle anse del meandro, mascono alberelli fioriti, caratterizzati da piccole foglie violacee e grandi fiori argentati. Gli elementi sono rifiniti con galloni coordinati (uno più alto ed uno più basso) tessuti in seta bianca ed argento filato e lamellare con un motivo a torciglione di foglie e fiori

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA altri
    filo d'argento
    filo di seta
    seta/ broccata
    seta/ lanciata
    seta/ liseré
    seta/ taffetas
    seta/ taffetas/ flotté
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'armoniosa decorazione impostata sul motivo "a meandro" che richiama delle nuvole vaporose, affiancato ad elementi floreali e fogliacei in filo di seta e trame metalliche permette di avvicinare il paramento a quel tipo di gusto che caratterizzò la produzione tessile a partire dal quinto decennio del XVIII secolo (in concomitanza con la perdita di successo dei motivi "Revel"), fino al 1770 circa. Gli ornati fortemente plastici e dai colori squillanti degli anni Trenta furono soppiantati, a partire dal decennio successivo, da tinte tenui e motivi floreali più delicati "che si snodavano in sequenze verticali ondeggianti..." (M. P. Ruffino, Schede dei paramenti sacri, in Forme e colori per il servizio divino. Paramenti sacri dal XVII al XX secolo, catalogo della mostra, Susa 1997). Il parato di Caraglio sembra inquadrarsi in questo tipo di produzione e sostiene dunque una datazione al terzo quarto del Settecento (La Collezione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti del XVIII e XIX secolo, Bologna 1985, pp. 45-66; C. Buss, Seta oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, p. 93; Idem (a cura di), Seta e colore, Milano 1997, pp. 60-61); in quest'epoca molte delle chiese della vallata si dotarono di arredi tessili ispirati alla decorazione a meandro, come testimoniano, ad esempio, la pianeta viola in taffetas cangiante lanciato, broccato di San Giovanni Battista a Vignolo (1760-1770) ed il velo rosa in taffetas cangiante lanciato broccato di San Giovanni Battista di Caraglio (1750-1760), che ripropongono l'alternanza di motivi a meandro ad elementi floreali e pizzi (G. L. Bovenzi, Il patrimonio tessile della Valle Grana: XVII e XVIII secolo, in Valle Grana. Una Comunità tra arte e storia, Cuneo 2004, pp. 161-182). La scarsa presenza di paramenti settecenteschi nella chiesa dell'Assunta di Caraglio è forse da imputarsi ai rifacimenti ottocenteschi ed all'incendio che devastò la sacrestia e portò, verosimilmente, ad un rinnovamento dell'arredo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210897-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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