paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (metà sec. XIX)

paramento liturgico, 1840 - 1860

Il paramento è composto di due dalmatiche, una pianeta, due stole, un manipolo, un velo omerale. E' confezionato in raso liserè ad aspetto damascato (fondo color porpora e disegno in seta gialla); sul fondo damascato decorato da volute, festoni di fiori, nastri ed elementi similvegetali, si staglia, con andamento verticale, la decorazione in seta gialla: al centro del modulo sono disposti mazzi di fiori stilizzati (grandi margherite a doppia corolla e fiori aperti con sette petali lanceolati), affiancati da sottili tralci di rose dall'andamento a meandro. La decorazione è caratterizzata da volute intrecciate, tralci di rose e fiordalisi e grappoli d'uva. I pezzi sono rifiniti con galloni coordinati (uno più alto, l'altro più basso) tessuti in oro filato e seta gialla con un motivo a torciglione di foglie e piccoli fiori e foderati in cotone cerato rosa

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ tela/ ceratura
    filo di seta
    filo dorato
    filo/ lavorazione a telaio
    SETA DAMASCATA
    seta/ liseré
    seta/ raso
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Caraglio (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramentale trova un parallelo quanto mai calzante nel servizio liturgico presente in Valle di Susa pubblicato nel catalogo "Forme e colori per il servizio divino. Paramenti sacri dal XVII al XX secolo"; sebbene la fotografia sia in bianco e nero, dalla descrizione dell'opera sembra che anche gli accostamenti cromatici dei due parati siano identici. La Ruffino sottolinea come i tessuti ad aspetto damascato, prodotti largamente grazie alla diffusione della meccanica Jacquard, ebbero un grande successo nella prima metà del XIX secolo; in questo periodo si affermò una tendenza che preferiva il contrasto lucido/opaco alla varietà cromatica che aveva contraddistinto la produzione settecentesca. La decorazione, caratterizzata da un modulo ripetitivo che ripropone il modello dei mazzi di fiori affiancati da meandri, trae ispirazione da modelli in uso nel corso del sesto-settimo decennio del XVIII secolo, che furono poi abbondantemente riproposti nella seconda metà del XIX secolo. In particolare, la ripetitività un po' monotona dell'ornato, impostata simmetricamente rispetto ad un asse mediano, era giudicata, già nel secolo precedente, poco adatta per i tessuti destinati all'abbigliamento, ma quanto mai indicata per la confezioni di paramenti liturgici o di tessuti per l'arredo. Per queste ragioni, si può ragionevolmente datare il manufatto in questione alla metà del XIX anche in ragione del confronto con una pianeta confezionata con il medesimo tessuto, conservata nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Cantoira (Torino) datata 1858 (M. P. RUFFINO, Schede dei paramenti sacri, in Forme e colori per il servizio divino. Paramenti sacri dal XVII al XX secolo, catalogo della mostra, Susa 1997, pp. 140-141,150-152)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210892-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1840 - 1860

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE