Scherzi di sole. paesaggio con alberi

dipinto, 1925-1940

In primo piano, in ombra, sono rappresentati alcuni alberi, disposti alle estremità della tela, mentre al centro, sul prato, in corrispondenza di un abbozzo di staccionata, si proiettano sull'erba le loro ombre. Dietro di essi e di quelli posti a corona in secondo piano, intorno ad uno spiazzo illuminato dal sole, sono abbozzatti da piccole fitte pennellate materiche alcuni cespugli. Sullo sfondo, a sinistra, è abbozzato un muricciolo in muratura e, con macchie di colore verde, il proseguire del bosco. La tela è posta entro cornice dal profilo e luce rettangolare. Battuta liscia. Tipologia a gola. Fascia interna liscia dorata; fascia esterna modinata. Interamente verniciata di colore

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 69.7
    Lunghezza: 80
  • ATTRIBUZIONI Meucci Angiola (1880/ 1966)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato per L. 800 dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1940, 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice, maggio-giugno 1940), Torino, 1940, p. 21, n. 3. L'autrice, di cui la Provincia di Torino conserva diverse opere, è artista ancora poco indagata. Si formò dapprima con Lorenzo Delleani e passò poi nello studio di Guarlotti. Si dedicò alla figura, e, prevalentemente, al paesaggio di campagna, come nell'esemplare in esame, con attenzione agli effetti luministici, resi con una pennellata sfrangiata, ed una certa attenzione per la sintesi delle forme, gradualmente schiarendo la propria tavolozza e semplificando la composizione. Cominciò ad esporre alle rassegne torinesi della Promotrice e del Circolo degli artisti a partire dal secondo decennio del Novecento, ottenendo un acquisto da parte della corte negli anni venti, mentre una sua opera è di proprietà della Cassa di Risparmio di Torino. Nel corso dei decenni è documentata a numerose esposizioni italiane proponendo costantemente i temi della pianura piemontese, delle colline del Monferrato e delle Alpi, Mostra postuma della pittrice Angiola Meucci, catalogo della mostra (Torino, Galleria d'Arte "Carlo Alberto" dal 19 dicembre 1969), Torino, 1969, s.p.; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 267. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210642
  • NUMERO D'INVENTARIO 160747
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 160747 - Meucci A - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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