deposizione di Cristo dalla croce

scultura, 1940 - 1955

Al centro della composizione la croce al cui braccio breve sono addossate, simmetricamente, due scale. Dal punto di incrocio dei bracci un personaggio si protende per porgere il corpo esanime del Cristo, contraddistinto dai lunghi capelli con scriminatura centrale e dal perizoma accennato, ad altre due figure poste sui primi gradini delle scale. Un quarto personaggio è inginocchiato ai piedi della croce e la abbraccia. Gli elementi della composizione poggiano su una sottile base di bronzo che simula il terreno. La figure sono tutte stilizzate e prive di specifici attributi.La scultura è posta su una sottile base a sezione rettangolare in legno

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ incisione
    legno, intaglio
  • MISURE Altezza: 48
    Lunghezza: 30
    Spessore: 15.5
  • ATTRIBUZIONI Tarantino Giuseppe (1916/ 1990)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1955, La Quadriennale 1955. Premi "Città di Torino", 112° Esposizione, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Chiablese, 19 maggio-29 giugno 1955), Torino, 1955, p. 27, n. 262. Il documento conservatosi non precisa il singolo valore delle opere, ma solamente la cifra complessiva pagata dall'Ente di L. 200.000. L'autore (Palermo, 1916-Rivalba/TO,), dopo il diploma all'Istituto d'Arte di Palermo, si trasferì a Milano, ove frequentò il gruppo d'avanguardia "Corrente" ed ottenne apprezzamenti per la sua produzione grafica. Nel 1942 si stabilì a Torino ove entrò in relazione con l'ambito di Felice Casorati, Francesco Menzio e Paulucci e cominciò a dedicarsi alla scultura, con costanti presenze alle esposizioni torinesi, ma anche alle Biennali veneziane, le quadriennali romane e rassegne internazionali. Proprio a partire dall'inzio degli anni cinquanta la scultura di Tarantino si caratterizza per l'assottigliamento della materia, una frammentazione della figura, con rimandi alle antiche civiltà mediterranee, ed un nuovo rapporto con lo spazio, contraddistinto da una "ansia delle sue figure per staccarsi dal suolo", come ha sottolineato Marco Rosci, che caratterizza anche l'opera in esame. Il tema della "Deposizione", abbinato a quello della "Crocifissione", e, più in generale di intricati gruppi sacri, costituiscono scelte frequenti e costanti nella produzione dello scultore sino ad epoche recenti; negli anni in esame esse assunsero ancora maggior rilievo in quanto strettamente connesse all'ampio dibattito che interessò l'arte sacre nel corso del sesto decennio del Novecento. Precendetemente all'acquisto da parte della Provincia di Torino, già nel 1953, un esemplare molto simile era entrato nelle raccolte della Galleria d'Arte Moderna di Torino. Per una bibliografia, M. Rosci (a cura di), Giuseppe Tarantino, sculture, disegni, catalogo della mostra (Torino, Piemonte Artistico e Culturale, 23 aprile-12 maggio 1991), Milano, 1991, pp. 9-18, fig. p. 83; L. Cabutti (a cura di), Giuseppe Tarantino. Sculture Disegni Incisioni, Torino, 1992, pp. 11-23
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210616
  • NUMERO D'INVENTARIO 163448
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 163448 - Tarantino - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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