Ancora un addio. partenza di un Bersagliere
Sullo sfondo del cortile di una casa di campagna di cui si vede una porta e finestra del piano terreno e le scale di legno che conducono al primo piano e, sulla destra, un pozzo con riparo a spiovente di tegole, sono collocati due coppie di figure. In primo piano, verso destra, un bersagliere, con la caratteristica uniforme di colore blu scuro ed il cappello piumato si volge verso la casa per un ultimo saluto, mentre un secondo soldato, dalla differente divisa con giubba azzurra e pantaloni chiari ed il chepì sul capo, lo zaino sulle spalle ed un bastone in mano cerca di trascinarlo via. In secondo piano, a sinistra, una donna matura da capelli scuri siede su una seggiola di legno con il capo riverso sul cuscino a quadretti; indossa una veste marrone; di fronte a lei, di profilo, una giovane con i cappeli biondi e veste verde, con camicia bianca, le tiene la mano e nasconde il volto in un grembiule rosso. Vicino a loro, accucciato, un cane
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 72
Lunghezza: 92
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ATTRIBUZIONI
Martinotti Martino (notizie Metà Sec. Xix)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
- INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Benché non si siano trovati riscontri con iscrizioni o etichette sulla tela, appare assai probabile che si tratti del dipinto esposto dal Martinotti (notizie alla metà del XIX secolo, di Biella) nel 1867 con il titolo "Ancora un addio"; l'opera venne acquistata dal Ministero degli Interni per L. 500, L. Rocca, Album della Pubblica Esposizione del 1867, Torino, 1867, p. 62; V. Bona, Catalogo degli Oggetti d'Arte ammessi alla Esposizione, catalogo della mostra (Torino, Società Promotrice delle Belle Arti, 1867), Torino, 1867, p. 20, n. 289. Dal momento che la Provincia di Torino, unitamente alla Prefettura, aveva sede, nel secolo XIX, presso il Palazzo delle Segreterie di Stato, divenuto di proprietà dell'Ente nel 1885, è molto probabile che esso sia stato incamerato tra i beni della stessa proprio in occasione dell'acquisto, o che sia stato concesso in deposito, in un momento successivo, dal Ministero degli Interni. Ben poco si conosce dell'autore della tela, presente anche alla Promotrice del 1866 con un soggetto di genere tratto da "I Promessi Sposi"; dallo stesso catalogo dell'esposizione si evince che egli fosse allievo dell'Accademia Albertina sotto il Ferri. Il dipinto in esame, già presentato alla mostra torinese nel 1864, appare in linea con un filone romantico e celebrativo della pittura di soggetto risorgimentale che riscosse grandi successi nel regno sabaudo impegnato nelle guerre d'indipendenza, prima, e nello stato appena unificato. Bibliografia di riferimento, A. Cifani, P. E. Fiora di Centocroci, F. Monetti, La quadreria e gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna, Torino, 1996, p. IV; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 260
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210608
- NUMERO D'INVENTARIO 138412
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 138412 - Martinotti M - corsivo - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0