ghiacciaio e dirupi. veduta di un ghiacciaio

dipinto, 1940 - 1940

In primo piano, sulla destra, in ombra, è rappresentato con tonalità fredde, uno sperone roccioso. Suòòa destra, sempre in ombra, una gola con ampie tracce di ghiacci. Sullo sfondo, pienamente illuminate dal sole, sono rappresentate alcune alte cime, per buona parte coperte da ghiacciai. Nella parte superiore del dipinto è raffigurato il cielo con ampie nuvole chiareLa tela è posta entro cornice di profilo rettangolare; verniciata in bianco e nero. Battuta lisica di colore nero; luce rettangolare con vetro. Fascia esterna modinata; fascia interna liscia di colore bianco. Sul retro è fissato un gancio metallico di forma triangolare per la sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    VETRO
  • MISURE Altezza: 38.5
    Lunghezza: 47.5
  • ATTRIBUZIONI Abrate Angelo (1900/ 1985)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Diversamente da altri dipinti pressoché coevi all'esemplare in esame, acquisiti, secondo una politica di promozione degli artisti locali intrapresa dalla Provincia di Torino a partire dal quarto decennio del Novecento, alle esposizioni torinesi, non è stato possibile appurare, attraverso la ricerca archivistica, con quali modalità sia pervenuta alle raccolte dell'Ente. L'autore (Torino, 1900-Sallanches, 1985), di cui la Provincia di Torino conserva un notevole numero di tele, del tutto inedite ad eccezione di "Tormenta" (1941), si formò da autodidatta dedicandosi al paesaggio con netta prevalenza di scorci montani, amati al punto che il pittore fu anche buon alpinista. Risiedette dal 1933 a Sallanches, in Alta Savoia, e per lungo tempo a Courmayeur, Chamonix ed in Svizzera, luoghi ripetutamente rappresentati nelle sue opere. Data la famigliarità con il tema montano, con una particolare predilezione per le vette valdostane, numerose sue opere si trovano presso il Museo della Montagna di Torino ed egli collaborò con scritti e illustrazioni a periodici e riviste specialistiche italiane, francesi e svizzere. Fu assiduamente presente alle esposizioni torinesi della Promotrice e del Circolo degli Artisti, ma, soprattutto negli anni trenta/ quaranta espose ripetutamente anche a Milano, Genova e in Francia, A. Abrate, catalogo della mostra (Torino, Galleria Berman), Torino, 1986; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 1 (con quotazioni di mercato). La cornice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali, sia per un'analisi stilistica, può essere considerata coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210523
  • NUMERO D'INVENTARIO 183614
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 183614 - Abrate A - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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