Serafina. ritratto di fanciulla

busto, 1925 - 1944

La bambina è rappresentata a mezzo busto, con il viso lievemente rivolto verso destra. Il personaggio porta i capelli corti, trattenuti, in corrispondenza della fronte da un sottile nastro. Indossa una sorta di tunica con girocollo ornato da perlinatura ed, al di sopra, una sorta di mantello

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA biscuit/ pittura
  • MISURE Altezza: 22
    Lunghezza: 18
    Spessore: 10
  • ATTRIBUZIONI Fait Carlo (1877/ 1968)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'elegante bustino, sul quale non sono rintracciabili né firme, né iscrizioni che permettano di riconoscere l'autore dell'opera e al sua cronologia, potrebbe forse essere individuato con un ritratto di giovinetta proveniente dall'Istituto Provinciale per l'Infanzia, indicato nell'inventario del 1964 come opera dello scultore Fait. La ricerca archivistica presso i fondi dell'Ente non ha permesso di venire a conoscenza delle modalità di acquisizione della scultura, che, tuttavia, appare già documentata tra i beni di proprietà della Provincia di Torino in un verbale di consegna di quadri e sculture all'Istituto Provinciale per l'Infanzia datato 1946. Il possibile autore (Rovereto/TN, 1877-Torino, 1968), formatosi inizialmente nel locale laboratorio di marmi Scanagatta, trasferitosi quindi a Milano per tre anni per studiare all'Accademia di Brera, venne notato dallos sculotore Pietro Canonica (Moncalieri/To, 1869-Roma, 1959) che lo chiamò a Torino per collaborare nel suo studio a partire dal 1906 che l'artista trentino frequentò per lungo tempo. A partire dagli anni venti ottenne importanti commissioni per monumenti funerari e celebrativi, ma si dedicò anche, in linea con la produzione del maestro, a ritratti e soggetti di genere, tra i quali nello studio del Canonica si annoveravano numerosi i busti di giovinetti impostati su un classicismo neorinascimentale, simile all'esemplare in esame, per il quale si vedano alcuni confronti con opere certe quali, a titolo di esempio, "Prima Fides" del 1911, in P. Pizzamano, Carlo Fait e la sua donazione al Museo Civico di Rovereto, in "Studi Trentini di Scienze Storiche", Sez. II-1, Trento, 1996-1998, pp. 345-379. Per un breve profilo biografico si veda, A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 1994, v. I, pp. 120-121; A. Panzetta, Nuovo dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 2003, v. I, p. 361
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210521
  • NUMERO D'INVENTARIO 167651
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 167651 - lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Fait Carlo (1877/ 1968)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1925 - 1944

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'