credenza con alzata, opera isolata - produzione Italia settentrionale (ultimo quarto sec. XIX)
Alzata costituita da cimasa formata da due elementi a voluta alle estremità terminanti con ampio ricciolo con fiore intagliato al suo interno. Al centro struttura architettonica formata da una esedra centrale con fontana affiancata da due coppie di colonne tortili sormontate ciascuna da piccolo timpano triangolare; lateralmente due foglie accartocciate. Cornice modinata ed aggettante; fascia liscia con profilo superiore a dentelli. Due ante, una delle quali con serratura e chiave. Ciascun pannello presenta doppia cornice rettangolare che profila motivo ornamentale a stella. In corrispondenza degli spigoli e tra le ante una colonna tortile con alto capitello. Fascia con due cassetti con pomello ligneo circolare a fiore intervallate da mascherone; teste di scimmia scolpite in corrispondenza degli angoli. Corpo inferiore con fascia con due cassetti analoghi ai precedenti intervallati da testina femminile con velo annodato ai lati del capo e teste di putto agli spigoli. (continua)
- OGGETTO credenza con alzata
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ intaglio/ verniciatura
legno/ verniciatura
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MISURE
Altezza: 243.8
Lunghezza: 154.5
Larghezza: 68
- AMBITO CULTURALE Produzione Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Del Carretto di Gorzegno
- INDIRIZZO via Bogino, 16, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE (continua) due ante, una delle quali con serratura, con pannello analgo a quelli dell'alzata con motivo centrale intagliato a stella. Tra le due ante ed in corrispondenza degli spigoli, colonne tortili con ampio capitello. Cornice inferiore modinata fortemente aggettante; poggia su quattro sostegni a cipolla.L'assenza di precedenti etichette, impedisce di verificarne la ulteriore provenienza, o dagli arredi di palazzo Dal Pozzo, o dalla dotazione della clinica Sanatrix, da eventuali donazioni o acquisti, o, infine, dalla precedente sede dell'Ente, presso il palazzo delle Segreterie di Stato, acquistato nel 1885. Da un punto di vista stilistico, l'oggetto presenta una decorazione e tipologia riscontrabile in esemplari realizzati nella seconda metà del XIX secolo ad imitazione di un orginale della seconda metà del XVII secolo, come testimoniano la cimasa architettonica, i mascheroni, l'intaglio dei pannelli "a punta di diamante", le testine angeliche, e, soprattutto, la testina femminile, che spesso ricorre anche nell'ornamentazione a stucco delle maestranze luganesi, per confronti con prototipi, E. Quaglino, Il Piemonte. Mobili e ambienti dal XV all'inizio del XIX secolo, Milano, 1966, p. 68; R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, p. 153, n. 204; per una copia ottocentesca, M. Cera, L. Melegati, Il mobile italiano dell'Ottocento 1815-1915, Vicenza, 1997, p. 73. Il gusto storicistico ottocentesco, infatti, caldeggiava la ricostruzione, a seguito di attento studio di originali, di mobili antichi che, secondo una precisa codificazione, a seconda della tipologia e dell'epoca storica rappresentata, potevano meglio adattarsi a precisi ambienti della casa. Un mobile importante, a doppio corpo, dalla ricca decorazione, come quello in esame, era ritenuto adeguato per l'arredo della sala da pranzo, R. Pavoni, La casa dell'Ottocento. Moda e sentimento dell'abitare, Torino, 1992, pp. 56-65
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210492
- NUMERO D'INVENTARIO 161785
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI fiancata/ su etichetta rettangolare metallica, in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 161785 - lettere capitali - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0