profeta

disegno, ca 1600 - ca 1610

Disegno a carboncino e gesso; il cartone si compone di otto fogli uniti per sovrapposizione dei bordi; non compaiono tracce di ripassatura a coltello o di traforatura. Vi è raffigurato un profeta in piedi con il piede sinistro sopra uno scalino, mentre con la mano destra scrive su un libro che regge con la destra

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ gessetto
  • ATTRIBUZIONI Mazzucchelli Pier Francesco Detto Morazzone (1573/ 1626): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 31, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.491). Tale attribuzione, ripresa nell'inventario del 1933 (Gabrielli N., 1933, pp. 155, 197), è rifiutata da A. Griseri (1956, p. 71), che ritiene il nostro cartone e il suo compagno di analogo soggetto, anch'esso in Accademia Albertina col n. 335(NCTN: 00209727), "cosa seicentesca ma nello spirito vero di Gaudenzio". La prima attribuzione al Morazzone si deve a M. Gregori (1962, p. 142) ed è stata ampiamente discussa da C. E. Spantigati (in Romano G., 1982, pp. 262-265), che considera i due cartoni studi su opere gaudenziane condotti dal Mazzucchelli nel primo decennio del Seicento al Sacro Monte di Varallo, quando era impiegato in imprese decorative che i committenti volevano il più possibile aderenti ai modelli di Gaudenzio. La studiosa rileva forti assonanze tra il profeta del cartone e lo Zaccaria (il primo a destra) affrescato nella cappella dell'Annunciazione da un anonimo pittore tardogaudenziano, verosimilmente ispirati ai due profeti affrescati da Gaudenzio sull'esterno della non più esistente cappella con l'Apparizione di Cristo alla Maddalena (Galloni P., 1914, pp. 40-41). Probabilmente fu una di queste due figure, visibili ancora nel 1671, a costituire il modello di riferimento per il nostro cartone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209726
  • NUMERO D'INVENTARIO 331
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI In basso a sinistra - 31 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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