Madonna con Bambino, San Giorgio e devota
disegno,
ca 1570 - ca 1570
Disegno a carboncino, gesso e acquerello seppia (la testa della committente è appena abbozzata a matita); il cartone si compone di quindici fogli uniti per sovrapposizione dei bordi; non compaiono tracce di ripassatura a coltello o di traforatura per lo spolvero. Il cartone raffigura la Madonna seduta in cima ad alcuni scalini col Bambino davanti a sé; a destra si vede san Giorgio con in mano la bandiera che presenta una devota inginocchiata in preghiera; a sinistra in basso c'è un putto appoggiato agli scalini, in alto sopra la Madonna si vede un angelo che regge un lenzuolo aiutato da un putto
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto/ acquerellatura/ matita
- AMBITO CULTURALE Ambito Milanese
-
ALTRE ATTRIBUZIONI
Lanino Bernardino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Bernardino Lanino col numero d'inventario 40, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.492). L'attribuzione al Lanino, dubitativamente ripresa nell'inventario del 1933 da N. Gabrielli (1933, pp. 163, 197), è scartata da Giovanni Romano (in Romano G., 1982, pp. 256-257). Questi, per i pesanti panneggi della Vergine e la gonfia bandiera di san Giorgio, accosta il cartone al manierismo lombardo "gravitante intorno al Lomazzo e ad Aurelio Luini", mettendo al contempo in evidenza una "autentica cordialità umana, di più antica tradizione lombarda", visibile nei gesti della Madonna e del san Giorgio. Il nome dell'autore rimane ignoto, ma i caratteri stilistici spingono lo studioso a proporre una datazione intorno al 1570. Il numero 30, scritto sul retro al centro, si riferisce ad un'inventariazione precedente quella carloalbertina, forse seicentesca
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209724
- NUMERO D'INVENTARIO 340
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - 40 - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0