natività di Gesù, San Bartolomeo e angeli
Disegno a carboncino, gesso e acquerello seppia con tracce di ripassatura a matita; il cartone si compone di fogli rettangolari giuntati per sovrapposizione dei bordi; il gruppo della Vergine adorante il Bambino e il riquadro con il paesaggio con l'annuncio ai pastori sono stati incollati in un secondo momento. Il Bambino è sdraiato in una mangiatoia in basso al centro, adorato dalla Madonna in ginocchio e a mani giunte in preghiera (a sinistra) e da san Bartolomeo in piedi con le braccia incrociate davanti al petto (a destra); in secondo piano si vedono san Giuseppe (a sinistra) e il bue (al centro). Sullo sfondo si vede un paesaggio con l'annuncio ai pastori; su una nuvola in alto ci sono cinque angioletti (i due alle estremità si vedono a fatica) che leggono da un libro appoggiato sulle gambe di quello centrale
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto/ acquerellatura/ matita
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ATTRIBUZIONI
Campi Bernardino (1522/ 1591): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Baldassarre Peruzzi
Gaudenzio Ferrari
Lanino Gerolamo
Lanino Pietro Francesco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commissione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 29 (Bollea L. C., 1932, p.491). Tale attribuzione è stata accettata da tutta la critica successiva (Colombo G., 1881, p. 244; Halsey E., 1904, p. 123; Gabrielli N., 1933, pp. 155, 197; Bollea L. C., 1936, pp. 126-127) fino ad A. Griseri (1956, pp. 84, 138, 143), che lo riferiva ai figli di Bernardino Lanino. Giovanni Romano (in Romano G., 1982, pp. 250-252) ha proposto di identificare il nostro cartone con il n. 705, descritto da Antonio Della Cornia nell'inventario delle collezioni ducali del 1635 in questi termini: "Altra Natività grande, col Cristo giacente avanti agl'animali, figure 4 a terra, 4 angioli in aria, e l'annuncio dell'angelo a pastori in lontananza. Si crede di Baldessare da Siena. Buono" (Baudi Di Vesme A., 1897, p. 62). Il pittore Della Cornia, ravvisando nel cartone affinità con la Natività di Baldassarre Peruzzi, precedentemente vista a Roma in San Rocco, si rendeva conto della sua estraneità alla scuola gaudenziana, come sottolineato dal su citato Romano, cui si deve la prima attribuzione a Bernardino Campi. Lo studioso identificava nel cartone il modello preparatorio per la Natività con san Bartolomeo e angeli della chiesa di Sant'Eusebio di Gambolò, firmata e datata "Bernardino Campus crem. fa. 1572" e commissionata da Gian Marco Calvo (Lamo A., 1584, p. 92). Lo stesso studioso faceva notare come il gruppo con la Madonna adorante il Bambino, il riquadro col paesaggio e gli angeli in alto fossero già stati utilizzati dal Campi per la Natività e angeli nella chiesa di San Michele a Cremona, firmata e datata "1568 Bernardinus Campus Crem.s Fa." (Lamo A., 1584, p. 85). L'accostamento a quest'ultimo dipinto centinato spiega le tracce di centinatura visibili nella parte superiore del cartone, che altrimenti rimarrebbero misteriose, dal momento che la tela di Gambolò ha forma rettangolare
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209722
- NUMERO D'INVENTARIO 329
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0