Madonna Assunta
disegno,
ca 1580 - ca 1585
Giovenone Giuseppe Il Giovane (1524/ Ante 1609)
1524/ ante 1609
Il disegno è a carboncino e gesso; sul cartone non compaiono segni di ripasso a coltello o di traforatura, ma lievi tracce di reticolato da riporto. L'apostolo con le mani al petto, in basso a destra, è stato incollato sul cartone in un secondo momento. Il cartone raffigura la Madonna che ascende al cielo circondata da angeli musicanti, lasciando cadere la cintura nelle mani di san Tommaso che, insieme agli altri apostoli, sta intorno al sepolcro
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto
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ATTRIBUZIONI
Giovenone Giuseppe Il Giovane (1524/ Ante 1609): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Gaudenzio Ferrari
Ferrari Gaudenzio, Bottega
Giovenone Giuseppe Il Vecchio
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 20, visibile stampato ad inchiostro in basso a destra (Bollea L. C., 1932, p.491): attribuzione parzialmente accettata da N. Gabrielli, che nell'inventario del 1933 lo assegnava alla bottega di Gaudenzio (Gabrielli N., 1933, pp. 157, 197). Il cartone era attribuito a Giuseppe Giovenone il Giovane da G. Galante Garrone (Opere Arte, 1976, pp. 33-34), che ne segnalava l'utilizzo per l'Assunta della Parrocchiale di Robbio Lomellina; G. C. Sciolla in un primo momento lo riferiva a Giuseppe Giovenone il Vecchio (Sciolla G. C., 1979, p. 19), per poi accettare l'attribuzione a Giuseppe il Giovane (Sciolla G. C., 1980, pp. 157, 169), ripresa dalla critica successiva (Gaglia P. in Dalmasso F./ Gaglia P./ Poli F., 1982, p. 188). Silvia Ghisotti (in Romano G., 1982, pp. 228-232), notando affinità stilistiche con opere di Giuseppe il Giovane del nono decennio (in particolare col cartone n. 319 con l'Andata al Calvario, databile al 1580 ca., in Accademia Albertina), proponeva per il nostro cartone una datazione compresa tra gli anni 1580 e 1585. La studiosa rilevava un notevole scadimento qualitativo nel dipinto di Robbio Lomellina, ipotizzando per quest'ultimo una datazione di qualche anno successiva al cartone e un massiccio intervento della bottega. Non si conosce né l'origine né il significato del numero 2 scritto ad inchiostro sul retro al centro
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209714
- NUMERO D'INVENTARIO 320
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in basso a destra - 20 - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0