San Giuseppe e Sant'Eusebio con donatore
disegno,
1565 - ca 1566
Giovenone Giuseppe Il Giovane (1524/ Ante 1609)
1524/ ante 1609
Matita, gesso, carboncino (con uso di sfumino); il cartone è composto da cinque fogli interi e da cinque fortemente ridotti sulla sinistra, uniti per sovrapposizione dei bordi; non compaiono segni di ripassatura a coltello, o di traforatura per spolvero, ma deboli tracce di quadrettatura. Vi è raffigurato san'Eusebio in abito vescovile che presenta un donatore inginocchiato in preghiera; alle loro spalle si vedono san Giuseppe e un angelo
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita/ carboncino/ gessetto
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MISURE
Altezza: 1680 mm
Larghezza: 585 mm
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ATTRIBUZIONI
Giovenone Giuseppe Il Giovane (1524/ Ante 1609): esecutore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Lanino Bernardino
Ferrari Gaudenzio, Bottega
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
- LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
- INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Bernardino Lanino col numero d'inventario 25, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.491). Nell'inventario del 1933 N. Gabrielli lo assegnava alla bottega di Gaudenzio, ascrivendolo al gruppo dei giovenoniani (Gabrielli N., 1933, pp. 157, 197). La prima attribuzione a Giuseppe Giovenone il Giovane si deve ad Andreina Griseri (1956, pp. 85, 140; 1958, p. 85), che lo ha riferito alla parte laterale destra dell'Adorazione dei pastori, santi e donatori collocata nella parete di fondo del presbiterio della parrocchiale di Sant'Eusebio di Moncrivello, firmata "Josephus de Juvenonibus fecit". Paola Astrua (in Romano G., 1982, pp. 219-221) ha proposto una datazione del dipinto di Moncrivello a partire da alcune considerazioni sulla figura del committente, visibile anche nel frammento di cartone pervenutoci: questi era Cesare De Majo, capitano generale dell'artiglieria di S. M. Cattoloca in Lombardia e Piemonte e, in qualità di maestro di campo generale del Duca di Savoia, si era segnalato per le imprese vittoriose contro le truppe francesi a partire dal 1537. Per i suoi meriti il Duca Carlo III di Savoia gli conferì il titolo marchionale infeudandolo di Moncrivello il 21 febbraio 1538, ma pare che entrasse effettivamente in possesso del castello e del relativo territorio solo a partire dal 1° dicembre 1565, su concessione di Emanuele Filiberto. La Astrua attribuisce al De Majo un ruolo determinante sulle scelte figurative dell'artista, debitrici verso il cilma artistico colto e sofisticato della Milano di Ferrante Gonzaga, in cui era Bernardino Campi il pittore che meglio soddisfaceva le esigenze della classe dirigente e dell'aristocrazia neofeudale. Una datazione di dipinto e relativo cartone agli anni 1565-66 è suggerita inoltre dal testamento del De Majo, datato 31 dicembre 1566 e dalle decorazioni dell'armatura indossata dal committente nel dipinto (nel cartone è invece raffigurato in abiti civili) usate a Milano solo a partire dalla seconda metà del settimo decennio
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209710
- NUMERO D'INVENTARIO 325
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - 25 - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0