Cristo con strumenti della Passione, angeli, santi e devoti

disegno, 1543 - 1546

Il disegno è stato eseguito con carboncino con uso di sfumino, gesso e biacca ed è stato pressoché totalmente ripassato a matita; il cartone è composto da venti fogli di diverse dimensioni uniti per sovrapposizione dei bordi. Cristo è raffigurato in alto sulle nuvole circondato da angeli con i simboli della Passione; in basso vi sono, a sinistra, san Paolo, santo Stefano e un gruppo di devoti inginocchiati, a destra, San Giovanni Battista, San Pietro e un gruppo di devote inginocchiate

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ gessetto/ matita
  • ATTRIBUZIONI Lanino Bernardino (1509-1513/ 1582-1583): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
    Ferrari Gaudenzio, Bottega
    Lanino Gerolamo
    Lanino Pietro Francesco
    Giovenone Giuseppe il Giovane
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Bernardino Lanino col numero d'inventario 9, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.491). Successivamente è stato oggetto di varie attribuzioni, legate al nome assegnato di volta in volta all'autore della pala del Prezioso Sangue nella chiesa di san Giovanni Battista di Bellagio, chiaramente derivata dal cartone. Questa è stata attribuita dapprima a Gaudenzio Ferrari con datazione agli anni 1525-30 (Halsey E., 1904, pp. 89, 135; Berenson B., 1932, p. 163), alla bottega di Gaudenzio (Gabrielli N., 1933, p. 156, 196; Bollea L. C., 1936, p. 490), ai figli di Bernardino Lanino con datazione intorno al 1580 (Griseri A., 1956, pp. 84, 143; Griseri A., 1958, pp. 85-86) e alla prima fase di Giuseppe Giovenone il Giovane (Romano G., 1964, p. 76). Cristina Mossetti (in Romano G., 1982, pp. 146-149; e in Astrua P./ Romano G., 1985, pp. 74-77) ha separato le due vicende esecutive evidenziando la maggiore qualità del cartone rispetto al dipinto. Il primo è perciò stato assegnato a Bernardino Lanino con una datazione di poco successiva all'Assunzione della chiesa di San Sebastiano di Biella del 1543, ma precedente le opere eseguite dal pittore a Saronno e a Milano tra gli anni 1546 e 1550, e vi sono stati evidenziati i debiti verso i dipinti milanesi di Gaudenzio degli anni 1540-1545. La studiosa ha invece riferito la pala di Bellagio ad un pittore anch'egli aggiornato sui modelli gaudenziani, ma maggiormente legato ai modelli di Gerolamo Giovenone, proponendo dubitativamente il nome di Giuseppe Giovenone il Vecchio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209692
  • NUMERO D'INVENTARIO 309
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 9 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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