manipolo,
Il manipolo è confezionato con almeno sette frammenti di cannellato broccato ed è foderato con cinque frammenti di taffetas viola, un nastro dello stesso taffetas è impiegato per rifinire i bordi. Le tre croci, poste al centro del troncone e sulle alette, sono create con il gallone più alto, mentre quello più basso è impiegato per bordare le alette. Sul rovescio, al centro, è applicato un nastro in diagonole di cotone viola
- OGGETTO manipolo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La produzione tessile degli anni Trenta del Settecento è caratterizzata dalla ricerca della tridimensionalità: sugli sfondi, spesso decorati con minuti disegni di controfondo, emergono, con vigore plastico, piante, fiori, frutti, elememti architettonici, sculture e perfino paesaggi; una libertà, nella scelta dei soggetti, legata all'introduzione, nelle manifatture lionesi, della tecnica del "point rentré" che permetteva di rappresentare il passaggio fra le zone di luce e le zone d'ombra dei motivi raffigurati. Molto spesso, inoltre, il soggetto era fantastico, ancora desunto dal vocabolario ornamentale delle stoffe bizarre, ma veniva reso in modo naturalistico, suggerendone lo spessore e la consistenza materica. In tale decennio vennero create stoffe sontuose, cariche di trame supplementari, scelte sia per l'abbigliamento che per l'arredo liturgico (sulla produzione tessile fra il 1730-1740 si rimanda soprattutto a A. Jolly. Seidengewebe des 18. Jahrhunderts. II. Naturalism, Riggisberg 2002). Se l'impaginazione della composizione e soprattutto i motivi di controfondo potrebbero collocare la stoffa presa in esame a questo decennio (si veda C. Buss, Seta oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, pp. 64-65; A. Geromel Pauletti (a cura di), Le Stoffe degli Abati. Tessuti e paramenti sacri dell'antica Abbazia di Monastier e dei territori della Serenissima, catalogo della mosra, Treviso 1997, pp. 62-63, scheda n. 21; A. Jolly, 2002, pp. 267-268, scheda n. 152), alcuni elementi fanno posticipare la datazione al 1740-1750. Fin dagli inizi del decennio successino, infatti, a questi tessuti, vennero prediletti manufatti dalle composizioni più leggiadre ed aeree ( P. Thornton, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, pp. 125-129; M. Cuoghi Costantini, I tessuti del '700: la seduzione della tecnologia, in La collezione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti del XVIII e XIX secolo, Bologna 1985, p. 51; N. Rothstein, L'etoffe de l'elegance. Soieries et dessins pour soie du XVIII° siècle, Paigi 1990, pp. 192-200; C. Buss, Seta oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, p. 75) ed è proprio in questo torno di anni che può essere collocato il tessuto preso in esame: sebbene la composizione richiami esempi del quarto decennio (si veda C. Buss, Seta oro e argento. Le sete operate del XVIII secolo, Milano 1992, pp. 64-65; A. Geromel Pauletti (a cura di), Le Stoffe degli Abati. Tessuti e paramenti sacri dell'antica Abbazia di Monastier e dei territori della Serenissima, catalogo della mostra, Treviso 1997, pp. 62-63, scheda n. 21; A. Jolly, 2002, pp. 267-268, scheda n. 152), appare più prossima a testimonianze del decennio successivo (A. Jolly, 2002, pp. 214-215, scheda n. 121; P. Thornton, 1965, pp. 126-127, 180-181, tav. 82A; N. Rothstein, 1990, pp. 111-112, tavv. 159-160; D. Devoti, D. Digilio e D. Primerano (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, pp. 110-111, scheda n. 60 di D. Digilio). Inoltre, l'andamento sinuoso degli elementi ornamentali a foglia di felce e a foglie lanciolate "ad esse" sembrano richiamare, con il loro andamento sinuoso, la struttura a meandro, creata dalle maniffature francesi proprio alla metà di questo decennio (si veda in particolare C. Buss (a cura di), Il disegno a meandro nelle sete broccate 1745-1775, catalogo della mostra, Milano 1990). Il tessuto, nato probabilmente per l'abbigliamento, è uscito, come si evince dalla tecnica tessile e dalla vivacità della composizione, da un'abile manifattura, da collocare, assai probabilmente, in Francia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100208852-3
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0